Il Diavolo veste Prada: un esercizio di lingua in tacchi a spillo

1 minuto di lettura

Specchio appannato, subway e Suddenly I See di KT Tunstall. Nell’immaginario collettivo la triade definisce la Way of Life del 2006, l’opening alla sintassi di stile che David Frankel proponeva adattando per lo schermo l’omonimo romanzo di Lauren WeisbergerIl Diavolo veste Prada arriva nelle sale italiane il 13 ottobre dello stesso anno e decuplica, a livello mondiale, il budget produttivo di 35 milioni di dollari.

Nel cast c’è Meryl Streep, candidata all’Oscar per la “libera” interpretazione di Anna Wintour – direttrice di Vogue -,  una Anne Hathaway appena ventitreenne all’apice del successo e l’intera passerella della […]

Leggi la recensione de Il diavolo veste Prada su NPC Magazine:

NPC Magazine

NPC - Nuovo Progetto Cinema

Film e Serie TV come non li hai mai letti.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.