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Il futuro è nel libro digitale?
Le statistiche dicono di no

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In molti hanno pensato – e per certi versi temuto – che l’ebook potesse eliminare le opere cartacee in un futuro non troppo lontano. Eppure, negli Stati Uniti, centro dell’impero digitale, le vendite degli ebook stanno crollando, raggiungendo le cifre di cinque anni fa con un calo del 10% nei primi mesi del 2015. Dei dati soprendenti se consideriamo che tra il 2008 e il 2010 le vendite di ebook erano aumentate del 1260%. Il 2015, secondo le proiezioni, avrebbe dovuto essere l’anno di un ulteriore aumento, ma così non è stato. Le cause di questo crollo possono essere molteplici: prima di tutto l’aumento dei prezzi dei libri digitali, che sono in alcuni casi meno convenienti di quelli cartacei; la distribuzione nelle librerie è poi nettamente migliorata, riducendo i tempi di acquisto e di spedizione, oltre ad essere sempre più alto il numero delle librerie negli USA, ovvero da 1660 nel 2010 a 2227 nel 2015. Tra le fasce che meno sembrano interessate alla letteratura digitale troviamo poi i giovani, un dato che anche in questo caso va oltre ogni previsione.

Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi statistici dell’Associazione italiana editori, ha spiegato che «Non si può passare da un estremo all’altro. Prima si parlava dell’esplosione del digitale e ora si esagera nel trarre conclusioni in senso opposto, facendo intendere che l’ebook è stato una bolla speculativa. Bisogna valutare che il libro elettronico è una realtà effettiva sul mercato statunitense da una decina di anni, in Italia da quattro. Bisogna aspettare che si consolidi prima di trarre conclusioni affrettate.»

In Italia effettivamente il mercato digitale sembra tenere duro, anche se in realtà non è mai decolatto del tutto: nel 2014 secondo l’Istat la lettura di ebook è cresciuta dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente, ma tutto questo avviene in un paese in cui solo il 41% della popolazione legge almeno un libro all’anno. Considerando però che però in Italia le novità, bello o brutte che siano, arrivano sempre con un po’ di ritardo, dovremo aspettare ancora qualche anno per trarre delle vere e proprie conclusioni sull’argomento.

D.F.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.