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Lago di Garda, dove le montagne si specchiano nell’acqua

14 minuti di lettura

lago-di-gardaNel cuore del nord Italia, incastonato tra Alpi trentine a nord e le colline moreniche a sud, si apre il bacino lacustre più grande d’Italia. I latini lo chiamavano Benaco, per noi è il bellissimo Lago di Garda, meta turistica in grado di soddisfare tutti i gusti. In primis quello estetico, essendo ricco di scorci e paesaggi che hanno ispirato pittori dal calibro di Gustav Klimt ed il paesaggista Corot. I paesi che si susseguono sul lungolago sono piccoli gioielli romantici che offrono lo scenario sia per notti all’insegna del divertimento tra bar e discoteche, sia per dolci passeggiate e cene in qualche osteria casereccia, sempre pronta ad ospitare band blues e jazz.

Il lago di Garda offre ristoro dalla caotica settimana cittadina nella tranquillità delle sue spiagge e frescura grazie al clima sub-mediterraneo donato dalla particolare sistemazione tra le montagne. Perfetto sia per chi ama l’acqua che per chi ama i monti,  esso si mostra come l’unione quasi favolistica dei due ambienti apparentemente contrari. Regno delle regate in barca a vela, offre la possibilità di magnifiche escursioni sul Monte Baldo, arrivati in cima del quale si apre una vista mozzafiato che spazia da nord a sud, dal Trentino alla Lombardia al Veneto.

Primaria l’importanza della cultura e dell’enogastronomia, che sul Lago di Garda vengono ampiamente incentivate con visite ai castelli medievali, alle antiche ville, ai siti archeologici, le vigne e ai suggestivi borghi così da permettervi di fare un tuffo nel passato, per scoprire la storia di questi luoghi. Tra un sito e l’altro, si ha la possibilità di fare una pausa in uno dei numerosi ristoranti in riva al lago, nei quali potrete gustare pietanze tradizionali e prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva, il Garda è infatti circondato completamente da oliveti, i pesci di lago, le castagne, i tartufi e gli ottimi e celebri vini.

La primavera è la stagione migliore per un piccolo tour delle bellezze del Lago, prima che esso venga preso d’assalto dai turisti della stagione estiva, che spesso lo preferiscono addirittura al mare. Abbiamo deciso di proporvi un piccolo tour suddiviso in due parti: costa occidentale e costa orientale. Iniziamo oggi con la costa orientale del Lago.

Sirmione, Grotte di Catullo
Sirmione, Grotte di Catullo

Per cominciare consiglierei un’immersione culturale nel paese che ha dato i natali al cantore d’amore per eccellenza: Sirmione, la patria di Valerio Catullo, che nel Carme XXXI la saluta con gioia:

«Delle isole e penisole gioiello,
o Sirmione, di quante ne sostiene,
tra laghi risplendenti e mare aperto,
l’uno e l’altro Nettuno, con che voglia,
con che gioia e piacere ti rivedo!».

Sirmione, a sud del lago, ha una posizione particolare, si trova infatti su una penisola che si estende per 4 km all’interno del Garda. Tre sono le cose per cui vale la pena fermarsi in questo paesino: le Grotte di Catullo, ovvero una domus romana edificata tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C. sulla punta della penisola di Sirmione, identificata, quasi romanticamente, con la dimora dell’antico poeta; il Castello Scaligero, circondato dalle acque del lago; e, ultimo, ma non per importanza, il famoso centro termale.

bardolinoProcedendo verso est si incontra Lazise, un tranquillo paese il cui centro storico si sviluppa all’interno delle mura del borgo medioevale. Ricco di campeggi, è un magnifico posto dove passeggiare la sera, magari in coppia, perdendosi per le strette vie medioevali, dopo aver trascorso una giornata distesi a leggere sulle spiagge del lago. Luogo di tradizioni popolari, famosissima nel veronese (e nel veneto in generale) la sua sagra “Cuccagna del Cadenon“, che si svolge a fine agosto, nel porto vecchio del paese. Caso unico nel suo genere, si tratta di un palo di 8 metri disposto orizzontalmente sulle acque del lago, rigorosamente ed abbondantemente cosparso di grasso. Vince chi, scivolando sul palo della cuccagna, riesce a prendere la bandierina posta alla sua fine.

Proseguendo il viaggio consiglierei di abbandonare l’ipotetico mezzo di trasporto all’altezza di Cisano e proseguire a piedi sul lungolago fino ad arrivare a Bardolino. Bardolino è un paese per giovani, rinomato per le numerose discoteche (tra cui l’Hollywood) e pub che animano le serate estive. Ma non solo, infatti il nome di Bardolino è anche legato alla produzione vitivinicola, ed in particolare all’omonimo vino rosso. Nel paese si svolge, ad ottobre, la festa dell’uva e l’importante concorso pianistico Nazionale Città di Bardolino, organizzato dalla Filarmonica Bardolino, un’antica e prestigiosa associazione musicale da molto tempo presente sul territorio del paese. Il Concorso Pianistico è un prestigioso trampolino di lancio per giovani e talentuosi artisti, che si confrontano con altri candidati provenienti da tutta Italia. Se si vuole trascorrere una serata all’insegna del buon cibo consiglio un abbondate e delizioso piatto di frittura mista Da Beppina (via Goffredo Mameli) ed un buon vino della casa. Per i golosi, invece, da non perdere le enormi coppe gelato sul lungolago. Non può mancare una visita alla chiesa di San Zeno, considerata una delle più belle chiese carolingie di tutta Italia.

Sempre proseguendo a piedi, per godersi anche la vista ed i profumi di questo capolavoro naturale, si arriva a Garda. Storica rivale di Bardolino, Garda è diversa in tutto, ed in primis per l’ambiente tranquillo rispetto alla mondana Bardolino. Ricca di ville e di percorsi nella natura, il centro abitato è dominato dalla Rocca. Sicuramente da visitare è il chiostro della Pieve, con il concerto di campane in Mib3, così detto ‘alla veronese‘. Una passeggiata pianeggiante di tre chilometri conduce alla romantica Punta San Vigilio, un’isola di pace e poesia che prende il nome da un santo monaco vissuto qui nel 1200, anche se il luogo era già abitato al tempo dei romani. Sul piccolo porto, denominato Baia delle Sirene, sorge la piccola chiesa antica dedicata a San Vigilio e accanto la splendida villa Brenzoni Guarienti costruita nella prima metà del Cinquecento dall’omonima nobile famiglia veronese. La magnificenza del paesaggio ne ha fatto uno dei luoghi più celebrati della Riviera. Per una buona cena recatevi in centro paese, nascosta in una pittoresca viuzza c’è l’Osteria Can e Gato, la vostra cena, oltre che ottima, sarà piacevolmente accompagnata da musica dal vivo.

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Punta San Vigilio, Garda

Da Garda il mio consiglio è per una piccola deviazione verso l’alto: San Zeno di Montagna, il così detto “Paese dei Tramonti”. Sembra di entrare in un’altra epoca, ferma tra stufe di legno e maglioni di lana ai ferri. San Zeno si trova a 680 m sul livello del mare, all’inizio della salita verso il monte Baldo. La vista è spettacolare, proprio di fronte al ‘Naso di Napoleone‘ (il monte Pizzocolo), all’ora del vespro si può vedere il cielo sopra il lago dipingersi di tutte le sfumature di rosso fino al nero della notte. Incontaminato e quasi privo di illuminazione, è sensazionale anche la vista notturna delle stelle.

Torri del Benaco, oltre ad essere celebre per l’osteria in riva al lago Ago e Rita, che prepara ottime tigelle, gnocchi fritti e pinzimonio per poi lanciarsi in un dopo cena fatto di balli di gruppo animati dall’eternamente giovane proprietario Ago, che apre le sue serate con una divertentissima animazione della canzone Frustami (Gianni Drudi), è un paese il cui antico borgo è rinchiuso tra mura e torri medioevali, conservate perfettamente. Il paese presenta un piccolo porto, di età romana, sul quale si affacciano il Palazzo e il Castello del Consiglio della Gardesana. Fin dai tempi antichi, tutta la zona di Torri del Benaco è stata utilizzata per la coltivazione di vigneti e ulivi i quali, assieme alla pesca e al turismo, rappresentavano l’unica forma di reddito e di sostentamento per tutti gli abitanti del Lago di Garda. Torri è uno dei porti da cui partire se si è appassionati di barca a vela.

Torri del Benaco
Torri del Benaco

Da questo punto del lago anche l’acqua si fa più cristallina e comincia ad invitare ad un fresco bagno. Per entrare in pieno contatto con i lago il posto perfetto è la frazione di Pai, composta da due abitati, uno più antico, risalente al X secolo e posto sulle pendici del Monte Baldo ed uno più recente posizionato in riva al Lago di Garda, dotato di una meravigliosa spiaggia. La denominazione della frazione deriva dalla presenza di antiche palafitte nella zona. All’interno del territorio di Pai si trova il borgo di Crero, in prossimità del quale si erge la “Roccia Grande“, il maggiore dei lastroni di roccia presenti nel comune di Torri del Benaco, scolpiti con incisioni rupestri di epoca preistorica.

Malcesine sorge su un promontorio ai piedi del Monte Baldo, attorno a una fortezza scaligera. Uno dei gioielli più belli del lago, racchiude in sé le due anime di questo luogo: da un lato la pittoresca spiaggia Val di Sogno, ampia spiaggia in sassolini e ghiaia, ad accesso gratuito, ideale per chi ama gli sport acquatici – in questa spiaggia si può praticare la vela e il windsurf. A soli venti metri c’è la suggestiva Isola del Sogno, raggiungibile nei periodi di secca anche a piedi, dove, alla profondità di -32, -37 metri, si trova un relitto, facilmente individuabile dalla superficie, l’Isola degli Ulivi con i suoi angoli romantici e quella di Trimelone per gli appassionati di storia con la sua fortezza distrutta dal Barbarossa. D’altro canto proprio da Malcesine parte la funivia che porta al Monte Baldo, considerato l’Orto Botanico d’Italia. Anche qui un consiglio: prendete la funivia solo fino ai 1200 metri della montagna e proseguite poi a piedi fino al telegrafo (1800 metri). Il paesaggio spettacolare che questo monte ha da offrire e gli ottimi gnocchi di malga del rifugio del Telegrafo varranno la fatica!

Arrivati poi a Riva del Garda si parte per la seconda parte del tour sulla sponda orientale, ma a questo sarà dedicato un successivo approfondimento.

Se uno di questi caldi fine settimana non sapete proprio come trovare refrigerio e serenità il mite Lago di Garda ha miriadi di bed and breakfast o appartamenti per farvi godere i suoi colori, la sua frescura e la bellezza di un paesaggio in cui le montagne si specchiano nell’acqua.

Costanza Motta

Vista del Lago dal Telegrafo-Monte Baldo
Vista del Lago dal Telegrafo-Monte Baldo

Costanza Motta

Laureata triennale in Lettere (classiche), ora frequento un corso di laurea magistrale dal nome lungo e pretenzioso, riassumibile nel vecchio (e molto più fascinoso) "Lettere antiche".
Amo profondamente i libri, le storie, le favole e i miti. La mia più grande passione è il teatro ed infatti nella mia prossima vita sono sicura che mi dedicherò alla carriera da attrice. Per ora mi accontento di scrivere e comunicare in questo modo il mio desiderio di fare della fantasia e della bellezza da un lato, della cultura e della critica dall'altro, gli strumenti per cercare di costruire un'idea di mondo sempre migliore.

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