I vent’anni, quelli delle scelte dissolute, degli amori non corrisposti, delle giacche di jeans contro vento, delle prospettive incerte, non certo quelli delle candidature agli Oscar, a meno che tu non sia un giovanissimo di Los Angeles pronto a conquistare i fari più abbaglianti del successo. A vent’anni Leonardo DiCaprio veniva candidato al Premio Oscar come miglior attore non protagonista per Buon Compleanno Mr.Grape, solo quattro anni più tardi diventava il volto più iconico degli anni novanta nel ruolo di Jack Dawson, in Titanic di James Cameron, e figlio derivativo di uno star system che si nutriva della sua luce, ritraendolo su magliette a grandezza naturale e facendone un bimbo prodigio della Hollywood aurea. Un rapido sguardo alla filmografia dell’attore per realizzare quante collaborazioni provvidenziali (con i migliori registi in circolazione) possa aver fruttato quasi un trentennio di attività: Baz Luhrmann, Clint Eastwood, Christopher Nolan, Steven Spielberg, Sam Mendes, Sam Raimi, Woody Allen, Quentin Tarantino e Martin Scorsese, suo mentore, collega e amico dal 2002.
Come se non bastasse per consolidare un amore perpetuo e devoto, Leonardo DiCaprio dal 1998 ha dato vita ad un’organizzazione no profit, la Leonardo DiCaprio Foundation, che si occupa di promuovere la consapevolezza ambientale e sostenere in prima linea l’energia rinnovabile e la biodiversità, sotto l’egida imperante di […]
Leggi l’articolo integrale sulla nostra rivista di cinema NPC Magazine:
Leonardo DiCaprio: 3 film che attraversano le ere