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Monferrato, tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo chiesto ai collaboratori di Frammenti Rivista di raccontarci i propri luoghi del cuore. L’obiettivo? Costruire una mappa delle bellezze del nostro Paese, viste con gli occhi di chi, questi luoghi, li ama davvero.

3 minuti di lettura

Patrimonio Unesco insieme ai territori di Langhe e Roero, il paesaggio collinare del Monferrato – in Piemonte – è adatto a chi vuole dedicare un’estate alla scoperta di ciò che la bellezza naturale può offrire (anche lontano da golfi e spiagge!).

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Panorama da Villa Fiorita (Castello di Annone, Asti). Fonte: villafiorita.net

Dalle vigne alle installazioni artistiche, dalle degustazioni enogastronomiche alle passeggiate tra antichi borghi, il soggiorno tra le province di Asti e Alessandria non può mancare alcune tappe tanto suggestive quanto caratteristiche. Nel caso in cui non dovesse bastare guardarsi intorno per scorgere le tante particolarità del luogo, ecco una guida utile a scovare le più curiose.

Monferrato: il trampolino belvedere e la finestra degli innamorati

In un itinerario ideale che tenga Casale Monferrato – città nobile, ricca di cultura e storia, ritenuta la capitale della zona – come fulcro di partenza, prima meta fra tutte è il belvedere. In questo senso, la passerella di Gabiano è in grado di offrire uno tra i migliori scorci paesaggistici sul Po e le sue risaie: il fondo a griglia traforata, infatti, permette ai visitatori di guardare anche sotto ai propri piedi, restituendo una visuale del fiume a tutto tondo.

A pochi chilometri di distanza, a Coniolo, da non perdere è poi la vetrinetta con vista sulla pianura e sull’arco alpino. Questa pittoresca cornice avvolta da rampicanti reca la scritta “da aprire solo in caso di vero amore”, creando il perfetto spot per i più romantici.

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Belvedere di Coniolo. Fonte: siviaggia.it

Le panchine giganti e le matite in vigna

La prima Big Bench approdata in Monferrato a opera di Chris Bangle è quella di Rosignano, rossa come il grignolino, vino tipico della località. Una volta preso posto sulla seduta, è possibile ammirare le numerose vigne che la circondano: un panorama meraviglioso, che vale la “scalata”!

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Big Bench di Chris Bangle. Fonte: maifermarsi.it

Da segnalare è poi la panchina bianca e arancione di Vignale, collocata sulla collina di fronte al paese. Accanto ad essa, infatti, una cassetta in legno custodisce timbro e tampone da utilizzare per marchiare il passaporto delle Big Bench e portarsi a casa un bel ricordo che esuli dalle solite fotografie.

A Cella Monte, nei pressi della chiesetta Sant’Anna, i pali delle vigne prendono le sembianze di matitone colorate, facendosi metaforici custodi della vendemmia. Marco e Renzo Scagliotti, proprietari del terreno, sono i fautori di questa pittoresca installazione: una matita che precede in testa ognuno dei filari di cui è composta la tenuta.

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Carolina Astore

Laureata in Filologia Moderna all’Università Cattolica di Milano, si occupa principalmente di Critica e Letteratura, ma con un occhio ben aperto sull'attualità e sulle tendenze del panorama culturale contemporaneo (linguistiche e non). Ciò che più la stimola sono i temi in intersezione tra discipline differenti. Appassionata di editoria cartacea e digitale, esaltata dai «perché?»: scrive per partecipare alla conversazione.

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