Patrimonio Unesco insieme ai territori di Langhe e Roero, il paesaggio collinare del Monferrato – in Piemonte – è adatto a chi vuole dedicare un’estate alla scoperta di ciò che la bellezza naturale può offrire (anche lontano da golfi e spiagge!).
Dalle vigne alle installazioni artistiche, dalle degustazioni enogastronomiche alle passeggiate tra antichi borghi, il soggiorno tra le province di Asti e Alessandria non può mancare alcune tappe tanto suggestive quanto caratteristiche. Nel caso in cui non dovesse bastare guardarsi intorno per scorgere le tante particolarità del luogo, ecco una guida utile a scovare le più curiose.
Monferrato: il trampolino belvedere e la finestra degli innamorati
In un itinerario ideale che tenga Casale Monferrato – città nobile, ricca di cultura e storia, ritenuta la capitale della zona – come fulcro di partenza, prima meta fra tutte è il belvedere. In questo senso, la passerella di Gabiano è in grado di offrire uno tra i migliori scorci paesaggistici sul Po e le sue risaie: il fondo a griglia traforata, infatti, permette ai visitatori di guardare anche sotto ai propri piedi, restituendo una visuale del fiume a tutto tondo.
A pochi chilometri di distanza, a Coniolo, da non perdere è poi la vetrinetta con vista sulla pianura e sull’arco alpino. Questa pittoresca cornice avvolta da rampicanti reca la scritta “da aprire solo in caso di vero amore”, creando il perfetto spot per i più romantici.
Le panchine giganti e le matite in vigna
La prima Big Bench approdata in Monferrato a opera di Chris Bangle è quella di Rosignano, rossa come il grignolino, vino tipico della località. Una volta preso posto sulla seduta, è possibile ammirare le numerose vigne che la circondano: un panorama meraviglioso, che vale la “scalata”!
Da segnalare è poi la panchina bianca e arancione di Vignale, collocata sulla collina di fronte al paese. Accanto ad essa, infatti, una cassetta in legno custodisce timbro e tampone da utilizzare per marchiare il passaporto delle Big Bench e portarsi a casa un bel ricordo che esuli dalle solite fotografie.
A Cella Monte, nei pressi della chiesetta Sant’Anna, i pali delle vigne prendono le sembianze di matitone colorate, facendosi metaforici custodi della vendemmia. Marco e Renzo Scagliotti, proprietari del terreno, sono i fautori di questa pittoresca installazione: una matita che precede in testa ognuno dei filari di cui è composta la tenuta.
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