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“Posto occupato”, una denuncia
contro la violenza sulle donne

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Così come il razzismo e l’omofobia, anche il femminicidio è un tema, per quanto drammatico, abusato a parole: la violenza sulle donne ha bisogno di testimonianze e di prese di posizioni concrete. Una di queste è Posto Occupato, progetto nato lo scorso 29 giugno dalla mente di Maria Andaloro, editrice della rivista La Grande Testata. L’iniziativa ha mosso il primo passo alla villa comunale di Rometta (ME), quando l’intera prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da oggetti tanto semplici quanto simbolici. Un mazzo di chiavi, un paio di scarpe, una borsa a ricordare la quotidianità persa dalle vittime, l’«assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo». Posto Occupato parla a tutti i cittadini, oltre che alle istituzioni e alle associazioni. Non si tratta di un gesto eroico, ma profondamente umano: basta scaricare da qui il materiale con cui occupare un posto su un mezzo pubblico, a teatro, al cinema; occupare un posto per la società.

posto occupato

A.P.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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