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Una bella notizia:
“Fuocoammare” di Rosi
Orso d’Oro a Berlino

2 minuti di lettura

BERLINO – Il prestigioso Orso d’Oro, premio per il miglior film del Festival di Berlino, arriva in Italia: a vincere è infatti Gianfranco Rosi con il suo Fuocoammare. Unica pellicola italiana in gara, si tratta di un docufilm sulla disperazione dei migranti che giungono a Lampedusa via mare. Le riprese hanno tenuto impegnato il regista per oltre un anno e questo prestigioso premio è il giusto riconoscimento per Rosi, già premiato a Venezia per Il sacro GRA.

Un’altra buona notizia, dunque, per il cinema italiano. La giuria del festival berlinese, presieduta da Meryl Streep, ha premiato tra i 18 film in gara  proprio Fuocoammare per l’intensa umanità con cui Rosi, trascorrendo un intero anno a contatto con l’isola, osserva il fenomeno migratorio: i protagonisti della pellicola non sono solo le migliaia di esseri umani alla ricerca di un futuro, ma anche i lampedusani, noi, la nostra Italia europea, attraverso gli occhi di Samuele, il dodicenne isolano che assiste agli sbarchi tra un gioco e l’altro. Un documentario anomalo quello del regista diplomato alla New York University Film School, un film che restituisce un messaggio di fraternità leggendolo fra gli sguardi dei soccorritori, dei corpi morti e del mare.

Ecco gli altri premi:

Orso d’oro per il miglior cortometraggio: Balada De Um Batráquio di Leonor Teles
Orso d’argento, premio della giuria per il miglior cortometraggio: A Man Returned di Mahdi Fleifel
Premio Audi per il miglior cortometraggio: Jin Zhi Xia Mao di Chiang Wei Liang
Miglior debutto: Inhebbek Hedi di Mohamed Ben Attia
Orso d’argento per il contributo artistico: Mark Lee Ping-Bing per Chang Jiang Tu (Crosscurrent) di Yang Chao
Orso d’argento per la miglior sceneggiatura: Tomasz Wasilewski per Zjednoczone stany mi?o?ci (United States of Love)
Orso d’argento per il miglior attore: Majd Mastour per Inhebbek Hedi (Hedi) di Mohamed Ben Attia
Orso d’argento per la migliore attrice: Trine Dyrholm per The Commune
Orso d’argento per il miglior regista: Mia Hansen-Love per Things to Come

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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