Nell’agosto del 1920 veniva ratificato il 19° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America che sanciva il diritto di voto alle donne. Nel centenario di questo importante avvenimento, frutto delle battaglie del movimento di emancipazione femminile contro la discriminazione di genere, il National Geographic ha realizzato la mostra Women. Un mondo in cambiamento, attingendo, dai propri archivi fotografici, alle immagini che raffigurano la condizione della donna in ogni angolo del mondo in 100 anni di storia.
In Italia, la mostra, allestita dallo scorso febbraio in collaborazione con Genus Bononiae-Musei nella Città a Bologna, nel Complesso museale di Santa Maria della Vita, ha riaperto i battenti il 20 maggio ed è stata prorogata fino al 13 settembre 2020, visto il successo ottenuto nelle settimane immediatamente precedenti il lockdown.
La mostra «Women. Un mondo in cambiamento»
La collezione del National Geographic raccoglie 64 milioni di immagini fisiche e digitali. Un immenso patrimonio da cui è stato possibile scegliere scatti emblematici che evidenziassero con forza la femminilità in varie epoche e in diversi continenti. Una rappresentazione eterogenea, multiculturale, in un tripudio di colori e luci ma a tratti anche offuscata dalle ombre della disparità.
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Come ha spiegato Marco Cattaneo, direttore del National Geographic Italia e curatore dell’esposizione, nel mondo «ci sono situazioni drammatiche dove la donna è particolarmente discriminata», ma anche nel ricco Occidente «manca la parità salariale ed è più difficile per le donne accedere a ruoli di responsabilità».
Marco Cattaneo, Direttore National Geographic Italia, curatore mostra © Foto Paolo Righi
Women. Un mondo in cambiamento è un viaggio nel tempo e nello spazio i cui protagonisti sono i contrasti, non solo cromatici e fotografici ma soprattutto percettivi, ed è evidente osservando queste due immagini contrapposte, diventate simbolo della mostra, allestite l’una di fianco all’altra.
A sinistra: Una donna avvolta in un burqa rosso trasporta una gabbia di cardellini sulla testa a Kabul, in Afghanistan © Thomas J. Abercrombie/National Geographic, 1968. A destra: Una coordinatrice di 24 anni si prende una pausa per fumare una sigaretta fuori dall’African Artists’ Foundation di Lagos, in Nigeria © Robin Hammond/National Geographic, 2014
Vi proponiamo alcune delle immagini che potrete ammirare lungo il percorso espositivo che si articola in sei sezioni: Bellezza, Gioia, Amore, Saggezza, Forza, Speranza.
La tematica dell’attivismo sociale è rappresentata dall’immagine di una ragazza che si fa rasare la testa sulla scalinata del Campidoglio della Virginia Occidentale per protestare contro la mountaintop removal – la pratica di estrazione del carbone mediante la rimozione delle cime delle montagne – e la violazione del diritto alla salute, e di conseguenza dei diritti umani, delle comunità di minatori.
© Ami Vitale/National Geographic, 2012
In una foto scattata a Wakhan, una stretta e impervia regione che congiunge l’Afghanistan alla Cina, una ragazzina abbraccia la sorella più piccola, entrambe vestite in abiti tradizionali. Una fotografia che ispirerebbe soltanto dolcezza, se non si sapesse che quella, in realtà, è una sposa-bambina, probabilmente costretta al matrimonio e a cui è stata negata l’infanzia.
Matthieu Paley/National Geographic, 2012
Allegria, colori e sorrisi in un turbinio di movimenti, strass e paillettes con le ballerine di samba che riempiono le strade durante la sfilata di carnevale a Salvador da Bahia, in Brasile.
© David Alan Harvey/National Geographic, 2009
Alcune donne partecipano alla cerimonia Holi, la festa dell’amore e dei colori che in passato era preclusa alle vedove, al Tempio di Gopinath, in India.
© Amy Toensing/National Geographic, 2016
Wendy Fitzwilliam, modella di Trinidad e Tobago, sistema il suo costume prima di partecipare al concorso per Miss Universo 1998 che la incoronerà vincitrice. È stata la seconda donna di colore a vincere il titolo, dopo la conterranea Janelle Commissiong nel 1977.
Jodi Cobb/National Geographic, 1998
Impreziosisce l’esposizione Women. Un mondo in cambiamento la serie Ritratti di potere, foto intime e suggestive di alcune donne che si sono distinte in diversi ambiti, come la Presidente della Camera degli USA Nancy Pelosi, la Primo Ministro neozelandese Jacinda Ardern, la conduttrice televisiva Oprah Winfrey, l’imprenditrice Melinda Gates, moglie di Bill, la direttrice generale del CERN di Ginevra Fabiola Gianotti e la senatrice a vita Liliana Segre.
La senatrice a vita Liliana Segre © Nicola Marfisi/AGF, 2019
In copertina: Donne Samburu in un’aula in un insediamento a nord di Nairobi. Stanno imparando l’uso dei tablet, connessi a internet tramite satellite e precaricati con programmi educativi © Ciril Jazbec/National Geographic, 2017
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