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Arte a Milano: gli appuntamenti imperdibili di inizio 2025

Ta arte onirica, performance sonore e riflessioni sull'identità, cosa vedere a Milano nei prossimi mesi?

2 minuti di lettura

Quali mostre vedere a Milano nei primi mesi del 2025? Le alternative culturali per l’anno nuovo nel capoluogo lombardo non sono poche. Ampia e incentrata principalmente sulle arti visive è la proposta di Palazzo Reale, che si concentra per tutta la stagione invernale su due artisti dall’espressione creativa opposta ma che, paradossalmente, allo stesso modo sono in grado di creare spazi onirici mentali. A febbraio, Pirelli HangarBicocca ospita un progetto poliespressivo, un gioco di ambienti sonori ed improvvisazioni armoniche: lo spettatore accede ad uno spazio che evoca le sensazioni di un’esperienza totalmente immersiva, in profonda connessione con l’artista in mostra. A marzo, infine, il Padiglione di Arte Contemporanea di Milano porta per la prima volta in Italia un’artista iraniana, che mescola nella sua pratica artistica la fotografia e la video art ad inserti di profonda gestualità, come la scrittura, volti a rappresentare tematiche attuali, spesso complesse: l’oppressione femminile, l’esilio, il martirio, l’identità.

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Palazzo Reale: una dimensione di sogno tra Felice Casorati e Leonor Fini

Dal 15 febbraio al 29 giugno 2025, le sale di Palazzo Reale ospitano immagini che richiamano suggestioni oniriche, con due retrospettive antologiche dedicate a Felice Casorati e Leonor Fini. Felice Casorati, figura emblematica del Realismo Magico, incanta con un percorso espositivo che esplora la sua maestria nel coniugare rigore geometrico e sensibilità simbolica; elementi realistici si mescolano ad atmosfere sognanti ed oniriche nature morte sono i soggetti esplorati dall’artista. L’esposizione è realizzata in collaborazione con l’Archivio Felice Casorati e presenta circa cento opere tra dipinti, sculture ed opere grafiche. Parallelamente dal 26 febbraio al 22 giugno la poliedrica Leonor Fini, artista surrealista italo-argentina, invita i visitatori in un universo onirico e provocatorio, ricco di riflessioni sull’identità e sulla femminilità, con opere che spaziano dalla pittura alla moda. Un viaggio tra due visioni dell’arte, sospese tra sogno e realtà.

Multisensorialità con Tarek Atoui

Dal 6 febbraio al 20 luglio 2025 Pirelli HangarBicocca accoglie Improvisation in 10 Days, la nuova mostra dell’artista libanese Tarek Atoui, noto per il suo approccio sperimentale alla musica e al suono. L’esposizione, curata da Lucia Aspesi, trasforma l’area dello Shed in un laboratorio multisensoriale, dove elementi naturali come acqua, aria, pietra e bronzo diventano protagonisti di ambienti sonori in continua evoluzione. Tarek Atoui invita il pubblico a un’esperienza partecipativa, in cui lo spazio espositivo si configura come un organismo vivente, capace di adattarsi e trasformarsi nel tempo. Concependo la mostra come un dispositivo aperto e dinamico, Tarek Atoui supera i confini tradizionali dell’ascolto, promuovendo un apprendimento collettivo e sensoriale che riflette la sua filosofia nomade e inclusiva. Un evento unico che fonde arte, natura e comunità in un dialogo senza precedenti.

Shirin Neshat al PAC: identità tra parola e immagine

Dal 28 marzo all’8 giugno 2025 il Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano accoglie la prima grande retrospettiva italiana dedicata all’artista iraniana Shirin Neshat. Nata a Qazvin nel 1957, Shirin Neshat è celebre per le sue opere fotografiche e filmiche che indagano i temi complessi dell’identità, del genere e delle dinamiche culturali nella società iraniana. Con immagini di forte impatto visivo, spesso ritraenti donne con calligrafie persiane impresse sul corpo o sull’hijab, l’artista trasforma lo sguardo femminile in un atto di resistenza e dialogo. Attraverso la fusione di poesia e arte visiva, Shirin Neshat esplora questioni universali come l’esilio, il martirio e la tensione tra tradizione e modernità. La mostra al PAC offre una rara occasione per immergersi nel suo universo simbolico, dove il personale e il politico si intrecciano, rivelando prospettive profonde e poetiche sul ruolo dell’individuo nella collettività.

In copertina: 2023, The Rain Art, Sonje Center Seoul, Exhibition view – crediti: Ahina

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Clarissa Virgilio

Studentessa di lingue e letterature europee ed extraeuropee a Milano, classe 2001. Durante gli anni della triennale di lingue, ho seguito un corso presso la NABA sulle pratiche curatoriali. Amo guardare ciò che ha qualcosa da dire, in qualsiasi lingua e forma.

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