Arte e denaro digitale: com’è cambiato il mercato con PayPal e le piattaforme in rete

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Quando si parla di arte e digitale ci sono sempre discussioni e pareri contrapposti. Sembra quasi, infatti, che la tecnologia abbia abbassato, per alcuni, il livello artistico delle composizioni ora in vendita anche sulle piattaforme online. Quello che si evince, invece, è che l’utilizzo di PayPal per le transazioni e di piattaforme come Etsy e Catawiki ha promosso tanti artisti sconosciuti al grande pubblico e questo non può che essere un bene.

Il mercato dell’arte, nell’era digitale, sta vivendo un momento di grande cambiamento. L’utilizzo di NFT o di piattaforme online ha reso l’arte fruibile a un livello molto differente da prima, con la produzione di tante composizioni anche solo virtuali e con tanti nuovi artisti presenti su scala globale.

L’utilizzo poi di uno strumento come PayPal, leader mondiale nei pagamenti in rete, presente sia sui siti di shopping che su siti scommesse e casinò, ha reso anche l’acquisto online più semplice e sicuro. I siti d’arte, così come i siti scommesse, con l’uso di PayPal si sono resi fruibili e diffusi, rendendo ogni azione veloce e affidabile. Può, dunque, uno strumento come PayPal migliorare lo stato dell’arte? Probabilmente sì, se partiamo dal presupposto che il mercato dell’arte, così come quello del gioco o dello shopping, è cambiato.

PayPal e le piattaforme d’arte: cosa è cambiato

Abbiamo appena accennato, nel paragrafo precedente, quanto l’arte contemporanea sia cambiata informatizzandosi. Abbandoniamo, dunque, l’idea di un quadro di Picasso o Raffaello e immergiamoci nel mondo degli NFT. Gli NFT (i Non-Fungible-Token) sono dei certificati digitali unici che servono a dimostrare l’unicità, appunto, di un pezzo d’arte (sia esso un’immagine, una musica, un video, ecc.). Chiaro è che molto sia cambiato anche grazie a questo tipo di funzionalità sconosciute fino a qualche tempo fa e l’NFT può essere acquistato, venduto e scambiato su piattaforme che, fino a qualche mese fa, hanno avuto un vero e proprio boom con opere che sono state vendute a milioni di dollari nel giro di pochissime ore dalla loro comparsa in rete.

Il boom, a dire il vero, è durato relativamente poco e c’è chi si è chiesto che fine abbiano fatto gli NFT, crollati di più dell’89% del loro valore nel giro di un anno. I tempi sono differenti, l’arte si è trasformata e cambia il modo di esporre le opere che ora sono, completamente, virtuali in alcuni casi. In altri, invece, piattaforme come eBay o Etsy e Catawiki consentono di far conoscere le proprie opere di artigianato, di vendere in tutto il mondo e di farlo attraverso un servizio come PayPal. Proprio grazie a servizi come PayPal ci troviamo, in questi mesi, a una svolta storica: i pagamenti digitali hanno superato per la prima volta il contante. Questo è frutto di un lungo lavoro, durato più di venti anni, che ha messo in sicurezza il deposito e il prelievo dei soldi online e che ha consentito, e consente, di pagare tutto o quasi in rete. Se trasliamo questo trend all’arte non possiamo che essere contenti di quello che sta accadendo, anche con gli NFT che crollano o con qualche opera venduta tanto che di arte ha poco. La questione importante, infatti, è che l’arte sia riconosciuta, sia apprezzata e sia diffusa in ogni angolo del mondo anche solo grazie a una smartphone e una connessione che funzioni, il resto non conta.

Redazione

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