CASAZZA (BG) – Sarà inaugurata e aperta al pubblico alle ore 20:30 di venerdì 18 settembre l’area archeologica di Casazza nel bergamasco. Situato al piano interrato del Migross lungo la statale 42, il sito -che comprende anche il villaggio romano di Cavellas – è rimasto sepolto per circa quattordici secoli sotto i depositi alluvionali del torrente Drione i quali, fortunatamente, hanno conservato in maniera eccellente i resti materiali.
Le diverse campagne di scavo, iniziate negli anni ’80 e dirette dalla Soprintendenza archeologia della Lombardia, hanno fatto emergere una porzione di villaggio di età romana di circa 1500 metri quadrati, con tracce di spazi abitativi caratterizzati dalla presenza di numerosi focolari, spazi dedicati alla tessitura domestica della lana, alle attività agricole, alla coltura dei cereali o all’allevamento di bestiame.
Ora, finalmente, l’area sarà aperta per la prima volta al pubblico grazie ai lavori di musealizzazione realizzati nell’ambito del progetto Percorsi archeologici alla scoperta dell’identità culturale del territorio dei laghi bergamaschi e grazie alla nuova rete Pad (Percorsi archeologici diffusi) che unisce in un sistema correlato i quattro poli di interesse archeologico e culturale del Sebino e della Valcavallina: la necropoli romana e l’Accademia Tadini di Lovere, la villa romana di Predore e, appunto, il villaggio romano di Cavellas di Casazza.
G.A.