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demisessualità

Cosa si intende per demisessualità?

Tra la moltitudine di termini che costellano il mondo dell'eros, è possibile citare il termine demissessualità. Scopriamo di più sul suo significato.

5 minuti di lettura

Il multisfaccettato mondo dell’Eros è caratterizzato da termini che, entrati a far parte delle nostre vite ormai da tempo, richiedono qualche chiarimento quando vengono usati in una conversazione. In questo novero è possibile citare la parola demisessualità. Ogni giorno sono tante le persone che, tra un giro sui propri profili social e uno su siti dove giocare alle slot, cercano il suo significato.

Chi sono i demisessuali?

La definizione di demisessualità è chiamata in causa in diverse situazioni. Se ne parla su magazine come questo ma anche su app come Tinder, dove l’opzione “demisessuale” è compresa tra i 9 orientamenti che gli utenti possono scegliere al momento dell’iscrizione alla piattaforma di dating.

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Quando si utilizza il termine attorno al quale ruota il nostro articolo, s’inquadrano i casi di persone che provano attrazione sessuale solo in presenza di un forte legame emotivo. Per la precisione, si ha a che fare con una componente romantica imprescindibile perché si arrivi al rapporto fisico vero e proprio.

Demisessualità e asessualità: le differenze

Come già accennato, il mondo degli orientamenti sessuali è a dir poco sfaccettato. Si parla di demisessualità ma anche di asessualità. Questi due mondi sono spesso confusi, sbagliando. Nel caso dell’asessualità, si ha a che fare con una situazione in cui il soggetto non prova attrazione sessuale verso alcun genere. Per amor di precisione, ricordiamo l’esistenza di un vero e proprio spettro dell’asessualità. Sotto a questo cappello è possibile includere anche la demisessualità e l’asessualità grigia.

A questo punto, è naturale chiedersi come mai la situazione dei demisessuali sia inclusa nell’insieme dell’asessualità. Per un motivo ben preciso: secondo gli esperti, coloro i quali si identificano nell’orientamento attorno al quale ruota questo articolo provano quella che, a livello scientifico, si può definire come una tipologia di attrazione sessuale secondaria.

Quest’ultima si differenzia dalla primaria in quanto, come già detto, richiede che alla base ci sia un coinvolgimento sentimentale. Non basta, per intenderci, il classico sguardo carico di ormoni.

Un aspetto fondamentale da sottolineare quando si parla dei demisessuali riguarda il fatto che, nel momento in cui si rompe la sopra menzionata connessione emotiva, si sperimenta la fine dell’attrazione sessuale. Da non dimenticare è anche il fatto che alla base del sopra citato orientamento sentimentale non ci sono convinzioni morali o religiose radicate. Ribadiamo ancora una volta che basta la componente romantica per far scattare l’attrazione, a prescindere dal percorso spirituale delle singole persone.

Perché si parla di orientamento sentimentale?

Come è chiaro leggendo questo articolo, è stata utilizzata l’espressione «orientamento sentimentale». Si tratta di una scelta non casuale. Quando si parla di demisessualità, si inquadra infatti una modalità di attrazione che trascende l’orientamento sessuale.

Come capire se si è demisessuali

Interrogarsi ogni giorno sui propri punti di vista sulla vita e sui sentimenti è qualcosa di prezioso per quanto riguarda la crescita. Farlo vuol dire, in molti casi, chiedersi quali siano i segnali utili a capire se si è demisessuali. Premettendo il fatto che quando si parla di Eros può risultare fastidioso mettere delle etichette, ricordiamo che l’esistenza di alcune situazioni da tenere in considerazione. In questo elenco, rientra la tendenza ad avere storie soprattutto con amici. Da non trascurare è anche il fatto di metterci un po’ prima di arrivare, dopo aver conosciuto una persona, a provare una chimica sessuale nei suoi confronti.

Un altro possibile segnale è la tensione emotiva nel corso dei primi appuntamenti – molti demisessuali si sentono a disagio per questo nel momento in cui confrontano la loro esperienza con quella di amici, parenti, potenziali partner – per non parlare dell’infrequente attrazione sessuale verso gli estranei. Nel caso appena citato, infatti, non si può parlare in alcun modo di attrazione primaria, ma solo di secondaria.

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Redazione

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