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Cosa visitare quando si fa un viaggio in Calabria

6 minuti di lettura

La Calabria è una regione che appartiene al sud dell’Italia, molto famosa per le sue spiagge e per le sue acque cristalline. Ma queste non sono le uniche cose che questa regione può offrire, anche se di solito sono il motivo principale per cui le persone la visitano. Infatti offre meravigliose viste e luoghi che incorporano tre parchi nazionali con montagne, laghi, cascate e canyon trascendenti, proprio come infinite colline con alberi di ulivo. In passato la Calabria fu nota come “Magna Grecia”, a causa degli insediamenti fatti dai greci milenni prima. Questa ha avuto parte di diversi governatori tra cui tedeschi, francesi, spagnoli, austriaci e borbonici. Tutti questi hanno lasciato un segno visibile per quanto riguarda la cultura, la lingua, il design ed anche la cucina locale della Calabria. Quindi, indipendentemente dal fatto che tu abbia bisogno di un’occasione per rilassarti in riva al mare, con una bibita e giocare sul telefono con diversi giochi mobili come giochi da casino oppure un’esperienza all’aperto, visitare borghi medievali oppure altre strutture con carattere culturale, troverai qualcosa che fa per te. Ecco quindi cosa andare a vedere in Calabria.

Tropea, la gemma nascosta della Calabria

Tropea, che si trova sul Mar Tirreno, è la gemma nascosta della Calabria. Gli sviluppi sensazionali in pietra, le spiagge pulite e l’acqua simile al vetro che danno la sensazione delle isole tropicali sono le più attrattive. Il centro storico presenta diversi ristoranti, oltre a caffè e negozi anche delle strade dov’è possibile fare una tranquilla camminata la sera. Non è molto conosciuta dalle persone ma merita una visita e scoprire cosa questa ha da offrire. È presente qua la Chiesa di Santa Maria dell’Isola che ha origini intorno al VI secolo ed è un monastero benedettino. È una storia molto antica e ricca quella di Tropea, infatti risale circa a 2000 anni, ma sono rimasti pochi i punti di riferimento di essa. La cattedrale normanna si conta tra questi, presentando dei portali gotici e sull’altare di questa è presente un dipinto della Madonna della Romania. Questa viene considerata la patrona di Tropea, perchè le è stato dato il merito di aver salvato e protetto la città durante guerre e scontri.

A Tropea avviene una cosa molto inaspettata ogni settembre dal 2005, e cioè il Tropea Blues Festival, fondato da un raduno di energici giovani calabresi, è iniziato come “Strada del Blues.” Ogni volta vengono incluse alcune manifestazioni globali che agiscono in diverse aree pittoresche per tutta la città. Nonostante gli spettacoli, la celebrazione attualmente incorpora molti eventi culturali e una jam session. La stessa band, durante tutto l’anno, partecipano anche ad altri eventi blues, quindi non puoi mancare ad uno di questi.

Le Castella, una nota meta calabrese

Il paesaggio che si può osservare dal borgo Le Castella è semplicemente stupendo, infatti presenta delle bellissime scogliere e spiagge, con tratti di sabbia grigio chiaro. In questo posto è presenta una famosa ed importante fortezza, la quale veniva utilizzata dai soldati in passato come rifugio. Questa fortezza prende il nome di Rocca Aragonese, la sua fondazione risale intorno al 204 a.C. ed è uno dei simboli culturali della regione.

Poggia su stabilimenti che risalgono fino al periodo magno-greco e ancora oggi è possibile prendere atto delle diverse fasi strutturali sovrapposte in varie epoche. La caratteristica del palazzo è data dalla sua posizione: arroccato su un’isola collegata alla costa da un sottile pezzo di terra. Nonostante i diversi danni arrecati da tempeste brutali, salva una struttura della città vecchia il grande pinnacolo a forma di tubo, diviso in tre piani e associato da una scala a chiocciola in pietra. All’interno vi sono inoltre i resti di una chiesetta e di una casa di preghiera.

Scilla

Secondo l’Odissea di Omero, un tempo, Scilla fu la casa di un mostro marino che possedeva sei teste e salvaguardava lo Stretto di Messina. Oggi è un villaggio di pescatori e il quartiere più antico, di nome Chianalea, presenta ancora oggi le case color pastello. Grazie a queste case così colorate, e per il fatto che sono state costruite nella roccia della montagna, Chianalea viene chiamata “Piccola Venezia”. Le è stato dato questo nome anche perchè è quasi tutta immersa nelle acque del mare, e quindi le case sembrano sorgere dalle acque. Un’importante struttura è il Castello dei Ruffo, inizialmente voluto per scopi difensivi, ma in seguito divenne una residenza.

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Immagine in copertina: Gianni Belloni

Redazione

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