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“Doppio Sogno (Eyes Wide Shut)”
in scena al Teatro Goldoni

2 minuti di lettura

Doppio Sogno SchnitzlerVENEZIA – Mercoledì 2 marzo alle ore 20.30 la Stagione di Prosa 2015-2016 del Teatro Goldoni di Venezia prosegue con Doppio Sogno, la fortunatissima novella di Arthur Schnitzler (1862-1931) adattata per il teatro e diretta da Giancarlo Marinelli, con Ivana Monti, Caterina Murino, Ruben Rigillo e Rosario Coppolino. Amore e tradimento, in un limbo sospeso tra sogno e realtà, sono i temi di uno testo che, a cavallo tra Freud e il romanzo d’appendice, indaga i segreti all’interno di un rapporto di coppia e al quale si ispirò anche Stanley Kubrick per il suo ultimo capolavoro, Eyes Wide Shut. Prodotto dalla Compagnia Molière, lo spettacolo resterà in scena fino al 6 marzo. Giovedì 3 marzo al termine della replica pomeridiana (inizio ore 16.00) si svolgerà l’incontro con il pubblico.

In una Vienna innevata eppure caldissima, il dottor Fridolin riceve la più imprevedibile delle confessioni dalla moglie: “Ti ricordi, l’estate scorsa, sulla spiaggia danese, quel giovane uomo? Se mi avesse chiamata, non avrei potuto oppormi. Ero pronta a sacrificare te, la nostra bambina, tutto il mio futuro”. Dall’intima confidenza di un tradimento solo fantasticato all’ossessione che dura un’interminabile notte; dopo aver viaggiato negli inferi della mente e della carne, sullo scivolo dell’alba, i due coniugi si ritrovano soli, smarriti, ma innamorati più di prima.

«Cercavo un testo che possedesse una caratteristica – racconta Marinelli – darmi la possibilità, come drammaturgo e come regista, di creare personaggi multipli per i miei attori; un testo che fosse già teatro multiplo. Dove la storia fosse tante storie; dove la verità fosse tante verità; e dove, finalmente, l’amore, la morte, il senso di colpa, il peccato e il riscatto, affiorassero prepotentemente tutti insieme. Mi interessa raccontare i crimini, anche solo della fantasia, che attentano ogni giorno alla felicità della coppia; dire quanto sia disperante dover amare e essere amati, facendo i conti con l’infantile terrore e la sadica eccitazione dell’abbandono; mettere in scena la follia di chi, ad un certo punto della sua vita, è convinto che il dolore che subiamo, in verità, sia la punizione meritata a quel nostro abbandonare, tradire, violare chi ha scelto di essere, per sempre, nostro. Il teatro è amare gli attori. E odiare tutto ciò che riescono ad essere al posto nostro».

Doppio Sogno Goldoni di Venezia

Calendario spettacoli
2 marzo 2016 20:30
3 marzo 2016 16:00
4 marzo 2016 20:30
5 marzo 2016 19:00
6 marzo 2016 16:00

Biglietti
Platea: interi € 29; ridotti € 26; giovani € 17
1° ordine: interi € 25; ridotti € 22; giovani € 14
2° ordine: interi € 24; ridotti € 21; giovani € 13
3° ordine: interi € 18; ridotti € 15; giovani € 10
4° ordine: interi € 12; ridotti € 10; giovani € 8

Info biglietteria
– lun – ven 10.00 – 18.30
– nei giorni di spettacolo: aperto anche il sabato dalle 10 alle 19, chiuso il giovedì pomeriggio, un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo (solo per acquistare biglietti della rappresentazione in corso)
– vendita online su www.teatrostabileveneto.it
– Attraverso la rete di vendita VeneziaUnica: presso i punti vendita di Piazzale Roma, Ferrovia Infopoint, Rialto linea 2, Tronchetto, Lido Santa Maria Elisabetta, Mestre, Sottomarina, Dolo; online www.veneziaunica.it/teatrogoldoni; prevendita telefonica tramite call center Hello Venezia 041.2424

Info teatro

041.2402014

biglietteria.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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