L’America piange la scomparsa di Joan Didion, icona della cultura nordamericana del dopoguerra ed esponente del New Journalism, che aveva cantato l’introspezione e celebrato la fragilità umana.
Il nome di Joan Didion viene associato subito al suo grande capolavoro, L’anno del pensiero magico, pubblicato in Italia dal Saggiatore. L’autrice affida alla carta il suo dolore di fronte alla perdita improvvisa del marito, il giornalista John Gregory Dunne. Era il 30 dicembre del 2003 e i due coniugi erano appena tornati a casa dall’ospedale in cui era ricoverata la figlia Quintana. Lei preparava la cena, lui era seduto al tavolo. Quando lei gli aveva fatto una domanda, lui non aveva risposto. Non aveva fatto in tempo, era caduto a terra. «La vita cambia in fretta. La vita cambia in un istante» scrive l’autrice in quel suo libro forte e commovente, che le fa […]
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