Per tanti anni, il corpo della donna è stato associato ai lavori domestici, a ruoli di secondo livello, ad una macchina utile per fare figli ma non meritevole di ricevere e dare piacere. Un’etichetta di certo non scelta, ma subita e temuta da molte, poiché alternative non ve ne erano.
Ad oggi, nel 2023, con tanti passi in avanti ancora da fare, è possibile dire però, che è in atto una vera e propria rivoluzione di emancipazione femminile e sessuale.
Merito di chi, per tanti decenni ha lottato a favore delle donne, in tutto e per tutto. Migliorie tanto sudate, iniziate nel lontano 1919, quando venne abolita l’autorizzazione maritale (seppur con notevoli limitazioni) permettendo l’emancipazione giuridica delle donne di quel tempo. Nel medesimo anno, la Camera approvò in via definitiva, anche il suffragio femminile.
Una rivoluzione, quella appena citata, che parla di posti di lavoro sempre più ricoperti da donne. Di mansioni di rilievo che non vengono più associate a figure maschili, non obbligatoriamente. Una rivoluzione data dal fatto che sempre più donne si sentono, finalmente libere, di parlare di sesso, piacere e intimità.
Sesso e donne: quando l’emancipazione passa anche dal letto
Assistiamo, oggigiorno, ad una donna sempre più libera di parlare delle proprie esigenze sessuali e soprattutto, libera di viverle. Lo dimostrano anche gli ordini, in impennata, sui negozi online di anal toys e di sexytoys in generale. Donne, quelle attuali, che si sentono nella posizione di poter chiedere al proprio partner pratiche specifiche o di, dopo tanti anni di abnegazione, praticare self sex, con o senza oggetti del piacere. Ecco, quindi, che il sesso diventa finalmente un walzer a due.
Chi si sta domandando come riconoscere una donna emancipata da una non emancipata, la risposta è facile e ve la riportiamo di seguito.
La caratteristica chiave di una domanda emancipata dal punto di vista sessuale, è la sessualizzazione dei suoi atteggiamenti. Eccessiva secondo i più bacchettoni, giusta secondo (fortunatamente), i più.
La sessualità non è più quella degli anni cinquanta, ormai si è passati ad un’era con un evidente utilizzo di immagini femminili sessualmente emancipate, proposte anche dall’industria culturale. Le donne, quindi, si vedono finalmente circondate da figure che realmente possono rappresentarle. È giusto aggiungere “possono”, in quanto, vi sono anche tantissime donne (come uomini), che non hanno interesse verso il campo sessuale, rientrando tra le persone definite “asessuali”.