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Eros e moda nelle produzioni creative di Rossorame

Abbiamo incontrato Bruno Simeone e Daniele Del Genio, rispettivamente direttore creativo e direttore commerciale di Rossorame. Abbiamo chiacchierato con loro del rapporto tra moda e eros

12 minuti di lettura

Incontriamo Bruno Simeone e Daniele Del Genio, rispettivamente direttore creativo e direttore commerciale di Rossorame (sito web), in un’uggiosa giornata di fine estate in Valle d’Itria. Il cielo minaccia pioggia, ma l’atmosfera all’interno dell’atelier è molto accogliente e familiare. 

Da ogni angolo si respira creatività e passione intense per il lavoro che viene svolto, certosinamente, da ogni membro dello staff. 

Ci offrono un caffè e ci fanno accomodare in sala riunioni: è qui che si svolgerà la nostra lunga chiacchierata, divagando tra i meravigliosi temi della moda e dell’eros, ma passando soprattutto per la vita, l’arte, la dedizione che accompagnano ogni momento dell’esistenza di due personalità creative, sensibili ed empatiche. 

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Daniele Del Genio e Bruno Simeone

Con Bruno e Daniele inizia un viaggio all’interno del rapporto tra moda ed eros che si esplica, sublimandosi, nelle creazioni di uno dei brand più d’avanguardia del momento, Rossorame, che veste personaggi come Federica Pellegrini e Drusilla Foer.

In Rossorame vi è tutta la carica erotica di una nuova femminilità che nasce da lontano, da una storia antica come quella del territorio pugliese, e che si traduce in un contemporaneo forte, perché forte è la personalità femminile che non teme di mostrare tutte le sue meravigliose sfaccettature. 

Comunicare il rapporto tra eros e moda

Iniziamo in medias res, con la prima domanda a cui ne seguono molte altre e a cui Bruno e Daniele rispondono intercambiandosi, come le voci e i punti di vista di un unico spirito creativo e appassionato. 

Cosa sono l’eros e la moda per voi e in che modo entrano in comunicazione? 

«La moda è sostanzialmente uno strumento di comunicazione per la femminilità e, in chiave più generale, per la personalità di ognuno. L’eros è, invece, una dimensione più personale e intima; in alcuni casi si tenta di tirarla fuori in modo più audace, in altri casi si preferisce lasciarla più nell’ombra. In ogni caso, il modo in cui scegliamo i nostri abiti traduce all’esterno parte del nostro afflato erotico». 

Moda ed eros, un rapporto che da sempre vive in maniera quasi simbiotica e che esprime olisticamente l’essenza delle persone, il senso profondo dell’essere umano. Infatti, in ogni esistenza, si possono rintracciare elementi esterni e interni, sociali e spirituali che si avvolgono come in una spirale generando la singolarità e l’unicità di ognuno. 

L’originalità, la personalità, possono essere oggi, anche dalla moda, considerate come un valore, un punto saldo nella continua ricerca anche delle tendenze da proporre e che possono interpretare questa voglia di riscatto e di emersione del sé, al di là degli stereotipi e al di là di ogni opinione pregiudiziale. 

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Kana Rana per Rossorame

All’origine della creazione di moda come interpretante erotico

Chiediamo espressamente a Bruno quando è iniziata la sua avventura nel mondo della moda, prima come stilista e poi come direttore creativo di Rossorame, azienda che guida insieme a Daniele dal 2010.

«La mia storia inizia all’Accademia di costume e moda di Roma. Desideravo formarmi a questo mondo in una maniera tradizionale, che potesse darmi tutti gli strumenti teorici per poter comprendere il campo complesso della moda, dello stile e del costume con una visione quanto più ampia possibile. Questo perché penso e credo che la moda possa essere un ponte tra passato e presente e possa proiettare visioni future inedite e originali, pur derivanti da lontano, affinché su radici solide possano svilupparsi rami ampi. Dopo l’Accademia, il mio primo lavoro fu al fianco dello stilista Alessandro Dell’Acqua e poi alla volta della Cina con la mia prima esperienza di direttore creativo del brand Moonlight. La pratica con Dell’Acqua e poi in Cina, immerso in una cultura molto distante dalla nostra, fu molto forte e stravolse completamente il mio modo di vedere, percepire e vivere la realtà. Perché ogni processo creativo nasce dall’osservazione, dal toccare con mano e vivere in prima persona e in maniera diretta e non filtrata ogni opportunità che la vita ti concede». 

Guardare, vivere, toccare: ecco qui che emerge il carattere erotico del vostro lavoro nel mondo della moda e della ricerca della femminilità. Vero? 

«Esattamente. Il rapporto con la materia è fondamentale nel nostro lavoro, la sua ricerca continua alla volta della scoperta di nuovi orizzonti di significato e di significazione della stessa. È la materia che ti conduce alla realtà dell’idea che nasce dentro dalla tua stessa creatività e in modo naturale si avvia fino al momento orgasmico della creazione vera e propria dell’abito. L’abito si pone come la sintesi vera e propria di materia e idea, di ricerca di corpo e spiritualità. È come fare l’amore con qualcuno: conoscerlo, in ogni suo dettaglio, comprenderne le zone erogene, quelle che possono dare e portare ad una maggiore e sempre più sofisticata soddisfazione, fino all’apice del piacere finale, preludio di altri orizzonti». 

Un processo di seduzione, insomma. Jean Baudrillard affermava che la seduzione è un processo rituale (cfr Della Seduzione), che trova il suo senso nella sua lentezza e nella sua costanza. A tal proposito, quali fili collegano gli aspetti calmi della seduzione con l’estemporaneità della moda? 

«Entrambi concordiamo sul fatto che la seduzione aleggia e serpeggia in ogni creazione della moda. Non sempre i tempi delle due coincidono, ma semplicemente perché bisogna intendere la seduzione come un valore aggiunto e ricorrente di ogni creazione della moda, a prescindere dalla sua estemporaneità». 

E in questo rapporto tra seduzione e moda, dove troviamo la donna, ma soprattutto come la troviamo, in quali modi espressivi? 

«La donna che sogniamo in Rossorame e che cerchiamo di ricreare nei nostri abiti è una donna leggera e in ascolto di se stessa, in totale armonia. È nella ricerca di ogni dettaglio, anche il più apparentemente impalpabile che si esprime la personalità unica e irripetibile di ogni donna, diversa dalle altre eppure accomunata alle altre dallo stesso senso di libertà, forte del suo carisma e che, allo stesso tempo, non teme di esporre le sue fragilità. Una donna che esprime il proprio essere e gli abiti che indossa non possono far altro che interpretare al meglio quella personalità».

Drusilla Foer e Bruno Simeone – ph. BeyondBrothers Agency

Il dialogo incessante tra eros, moda e società

Quindi un continuo dialogo tra la donna, la femminilità e la moda, calate nella nostra contemporaneità. Roland Barthes (cfr. Il senso della moda) sosteneva che l’assenza di moda corrisponde ad un immobilismo della società. Quale posto hanno la moda, l’eros e la femminilità nella progressione della società stessa?

«L’eros è un contatto diretto con la propria personalità, è un sussurro, non un urlo. È mediante questi sussurri che la società si evolve e la moda interpreta questi sussurri, in ogni piccolo dettaglio, anche il più apparentemente impercettibile. È così che il dettaglio più impercettibile, più impalpabile diventa importante nell’ottica di un’evoluzione della società. Ha ragione Barthes nell’affermare che una società senza moda è una società immobile. Perché la moda è il linguaggio dell’intimità, dell’eroticità, che diventa esterno, visibile e tangibile agli occhi dei più». 

E quanto di erotico c’è nelle creazioni di Rossorame? 

«Crediamo che ce ne sia tanto. Ogni nostro abito nasce dal desiderio più che dal bisogno, di esternare uno spirito femminile sfaccettato, eterogeneo e libero, che non accetta di adeguarsi agli stereotipi contemporanei, ma che vuole l’altrove dell’unicità. È ciò che abbiamo voluto fare, ad esempio, con la collezione Erotica lanciata per la Primavera 2022, un esplicito omaggio al concept album Erotica di Madonna e al film Basic Instict. In Erotica la donna è svincolata da un’idea di bellezza sempre più plastificata e passiva. Qui la donna è soggetto di seduzione e di desiderio e non oggetto da sfoggiare come un trofeo. La donna che sogniamo e che proponiamo nelle nostre creazioni è libera, libera di scegliere chi essere, memore di un passato, di radici forti per permetterle di generare rami e fiori sempre più belli, quelli della sua unicità». 

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Collezione Erotica – ph. BeyondBrothers Agency

Inizia a piovere, fortissimo. La nostra intervista volge al termine. Sorrisi e caffè, saluti e abbracci ci accompagnano verso la porta. 

Bruno e Daniele ci lasciano un messaggio che ci risuona importante e pressante dentro: la complessità della vita si scioglie davanti la produzione artistica e al cospetto di uno spirito creativo. E l’eros deve semplicemente trovare le sue strade di comunicazione: possono essercene tante, ma individuare la propria ci rende degli esseri liberi e, si spera, un po’ migliori. 

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Anto D'Eri Viesti

A proud millennial. Dopo il dottorato in semiotica e gender studies decide di dedicarsi solo alle sue passioni, la comunicazione e la scrittura.
Copywriter e social media manager.
La verità sta negli interstizi, sui margini e nei lati oscuri.
Tanti fiori, cioccolato e caffè.

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