Narni si trasforma in capitale della sociologia, un centinaio di ospiti per discutere del tema “Seduzione e città globale. Rifare la società dopo Covid-19”. Tra gli ospiti più attesi del primo giorno il filosofo Gilles Lipovetsky e il sociologo italiano Paolo Jedlowski.
Prende il via domani, 15 ottobre, la V edizione del Festival della Sociologia. Decine di incontri, con panel, dialoghi e libri, ma anche concerti, mostre e film: una due giorni che trasformerà lo splendido borgo medievale di Narni nella capitale internazionale della sociologia, con ospiti (in presenza e in collegamento) di tutta Europa, per dialogare e discutere su alcune delle grandi sfide della società contemporanea. Tra i protagonisti di oggi Gilles Lipovetsky, Paolo Jedlowski, Michel Maffesoli ed Edgar Morin.
Si parte alle 9.15 negli spazi del Teatro Comunale con una cerimonia di apertura e gli interventi di Francesco De Rebotti, Sindaco di Narni, Stefano Brancorsini, delegato del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Claudia Mazzeschi, Direttrice Fissuf dell’Università degli Studi di Perugia, Maria Caterina Federici, Direttrice scientifica dell’Associazione per il Festival della Sociologia, Alessandro Cavalli, Presidente onorario del Festival della Sociologia, Maria Carmela Agodi, Presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, Paolo De Nardis, Presidente Istituto di Studi Politici S. Pio V, e Mario Morcellini, Consigliere alla Comunicazione della Sapienza di Roma.
Tra i grandi nomi in programma nel primo giorno il filosofo francese Gilles Lipovetsky – una delle più rilevanti voci contemporanee del panorama filosofico europeo – con una lectio intitolata ‘La société de la séduction‘ (alle 10.15 al Teatro Comunale), e Michel Maffesoli – uno dei principali esponenti del pensiero postmoderno europeo – in un dialogo con Maria Caterina Federici, direttore scientifico del Festival della Sociologia, sul tema ‘Le retour du tragique: accepter la mort‘ (alle 11.00 all’Auditorium Mauro Bortolotti nel complesso monumentale San Domenico).
Nella pomeriggio saranno protagonisti Edgar Morin, in una video intervista curata dall’editor e scrittore Riccardo Mazzeo (alle 15,30 all’Auditorium Mauro Bortolotti nel complesso monumentale San Domenico), e il sociologo italiano Paolo Jedlowski , con una lectio dedicata a ‘Ripensare il possibile‘ (alle 16.10 al Teatro Comunale).
La Sociologia incontra le Arti visive
In chiusura, per le serate ‘La Sociologia e le Arti Visive’, novità di questa edizione 2020, la proiezione del film-documentario di Mario Balsamo dal titolo ‘Noi non siamo come James Bond‘ (alle 18.20 al Cinema Mario Monicelli), vincitore del premio della giuria al Torino Film Festival. Pellicola che tratta in modo originale il tema della malattia e a cui segue un dibattito dal titolo ‘Abbi cura di me. La relazione come guarigione‘ tra il regista, Mario Morcellini e Sabina Curti. Per tutto il periodo del Festival, fino al 25 ottobre, sarà visibile Contaminazioni, la mostra d’arte contemporanea organizzata dall’Associazione Minerva – MivervAArte con la partecipazione di numerosi artisti e professionisti provenienti da diverse regioni.
Panel
Dalle 11.40 prendono il via una serie di panel in parallelo in varie location sparse nel centro storico del borgo: al Teatro comunale si dialoga di ‘Le forme della seduzione urbana. Dalla quotidianità alla globalizazione‘ AIS Territorio, mentre al Cinema Mario Monicelli va in scena ‘Letteratura, media e società, nell’era digitale‘. All’Auditorium di S. Domenico un confronto su ‘Dal terrorismo ai mediaterrorismi. Comunicazione e coltivazione dell’insicurezza tra linguaggi, formati e stereotipi‘, a Digipass un panel su ‘Micro aggregazioni per sopravvivere anche ai virus: le community for issues nella città globale‘, infine nell’Aula Blu dell’Ex Casa del Popolo si dialoga di ‘Città aumentate, Comunità (R)igenerate‘.
Appena il tempo di rapido pranzo e si riprendono i lavori, ancora con panel distributi. Dalle 14.20 alle 15.25: all’Auditorium di S. Domenico ‘Cultura e comunicazione resiliente. Narrazioni, rappresentazioni e pratiche dell’emergenza‘ AIS PIC, nella Sala consiliare di Palazzo Comunale ‘Smartness tra seduzione ed esclusione. Attrazione e aporie dell’intelligenza urbana‘ AIS Teorie. Al Digipass ‘Stress e Covid-19‘, nella Sala Bravi – ASP Beata Lucia ‘Pandemia e sostenibilità: le sfide della città globale‘, e infine in Aula Oriana Fallaci nell’Ex Casa del Popolo ‘Università e sistemi di valutazione della ricerca: idee e pratiche per indagini su diritti e sicurezza. Quali le risposte nel mondo accademico?‘.
LibriInFestival
Dalle 17.10 spazio alla rubrica LibriInFestival, un format che nella passata edizione ha riscontrato grande successo e che ha permesso di avvicinare la ricerca sociologica al grande pubblico. A Digipass Antonio Cocozza presenta il suo ‘L’agire inatteso. Etica, razionalità e competenze‘ (Franco Angeli), mentre nell’Aula Oriana Fallaci – Ex Casa del Popolo, protagonisti sono Maria Cristina Marchetti e Angelo Romeo con ‘#Noirestiamoacasa. Il mondo visto da fuori ai tempi del Covid-19‘ (Mimesis). Nell’Aula Blu – Ex Casa del Popolo, Silvia Fornari presenta ‘La violenza di genere in Umbria tra realtà e percezione sociale‘ (Cedam), nella Sala consiliare del Palazzo Comunale si discute di ‘Spettacolarizzazione della disabilità. Media, estetizzazione e riconoscimento‘ (Franco Angeli), e infine in Aula Viola – Ex Casa del Popolo Donatella Pacelli presenta ‘Il limite come canone interpretativo. Riflessioni e ambiti di applicazione a confronto‘ (Franco Angeli).
La manifestazione adotta tutte le misure di sicurezza Covid19 previste sia dalle autorità amministrative che da quelle accademiche.
Maggiori info e il programma dettagliato sono disponibili sul sito www.festivalsociologia.it oppure scrivendo a info@festivalsociologia.it