Della facoltà di desiderare
Pensatore abitudinario, rigido argomentatore e fine intellettuale. Queste sono le espressioni che sovente si attribuiscono – non senza qualche verità – a Immanuel Kant, la cui ricca produzione intellettuale, nel discorso didattico, spesso si riduce tristemente alle sole sue tre magnifiche Critiche. Eppure, il filosofo della ragione (pura e pratica), della pace perpetua, del regno dei fini e della politica morale, del bello come ciò che piace universalmente senza concetto, si rivela essere anche un attento articolatore delle emozioni, delle inclinazioni e delle […] Continua a leggere su Palomar, la nostra nuova rivista di filosofia