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La prima alla Scala è solidale:
139mila euro in beneficenza

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la scala

MILANO – Dai biglietti venduti per la prima alla Scala di Milano dello scorso 7 dicembre  sono stati ricavati 139mila euro destinati a Palazzo Marino e che ora saranno utilizzati per finanziare 10 progetti di solidarietà. Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ha infatti deciso di mettere i biglietti in vendita al posto che omaggiare autorità e consiglieri comunali, raccogliendo in quest modo 860mila euro in cinque prime. Il sindaco spera che anche i suoi successori continuerano l’iniziativa da lui creata, rendendo la Scala un luogo solidale. Come riportato dal Corriere, le associazioni Sesta Opera San Fedele e Cooperativa sociale Alice che assistono i carcerati di San Vittore, Opera e Bollate riceveranno 30mila euro, la Fondazione Sicomoro che si occupa di dispersione scolastica ne avrà altri 30mila, 20mila euro invece andranno a Insieme nelle Terre di mezzo onlus per laboratori di scrittura creativa gratuiti per i bambini delle scuole primarie e secondarie di Milano. In più, 17mila euro saranno consegnati alla Comunità Nuova Onlus per dare consulenza educativa e supporto ai genitori, 13mila euro alla Parrocchia Maria Regina Pacis per le attività teatrali di quartiere, 10mila alla cooperativa Lotta contro l’emarginazione, 10mila all’associazione Sempreverdi onlus per un centro per ragazzi in difficoltà e 4.000 a UpreRoma che promuove progetti di inclusione per rom e sinti. Per concludere, 3.000 euro andranno ad Avsi per progetti dedicati a donne e bambini di Damasco e 2.000 alla cooperativa Antonio Labriola. Pisapia ha dichiarato: «sono davvero soddisfatto dei risultati ottenuti in questi cinque anni. La Scala della solidarietà è un importante esempio di come sobrietà e concretezza possano unirsi per aiutare i più deboli».

D.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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