TORINO – Il Salone Internazionale del Libro di Torino vedrà, per la prima volta, la partecipazione di Amazon Publishing, la casa editrice di Amazon che ha iniziato la propria attività in Italia nel dicembre 2015. I suoi primi autori racconteranno in tre panel, insieme ad Alessandra Tavella, Content Editor di Amazon Publishing, il loro approccio al romanzo rosa, l’esperienza del debutto con una nuova casa editrice e i diversi modi per creare un thriller.
Il primo panel si terrà sabato 14 maggio dalle 15.30 alle 16.30 presso Spazio Autori, è intitolato La parola al femminile: sguardi diversi sui sentimenti e vedrà la partecipazione di tre autrici: la giornalista Daniela Grandi, Marta Savarino, bancaria e autrice di romanzi ambientati in Francia e Scozia, e Monica Lombardi, traduttrice e interprete.
Il secondo panel si terrà sempre sabato 14 maggio, alle ore 17 presso lo spazio spazio Book to the Future, ed è intitolato Pionieri: i primi quattro autori italiani di Amazon Publishing. La scelta di abbracciare l’approccio editoriale di Amazon Publishing verrà raccontata da Maria Luisa Minarelli, studiosa di storia e autrice del giallo Scarlatto veneziano, da Riccardo Bruni, giornalista nominato al Premio Strega, e ancora da Marta Savarino.
Domenica 15 maggio alle 11.30 in Spazio Autori si terrà il terzo panel, intitolato I diversi toni del brivido – voci a confronto. Il patrimonio culturale e storico da cui si può attingere per la scrittura di un giallo verranno affrontati da Maria Luisa Minarelli e Riccardo Bruni insieme a Federico Maria Rivalta.
La presenza di Amazon ad un evento capitale per l’editoria italiana come il Salone Internazionale del Libro di Torino dimostra quanto spazio il colosso dell’e-commerce si stia ritagliando anche in questo ramo. Amazon Publishing è sbarcato in Italia solo pochi mesi fa, nel dicembre del 2015, e finora ha avuto un’accoglienza piuttosto tiepida, dovuta anche al fatto che la sua produzione (anche quella cartacea) viene interamente venduta online, escludendo le realtà più tradizionali. Comunque la si voglia giudicare, dunque, è chiaro che l’editoria italiana deve ora fare i conti anche con la concorrenza dell’appendice editoriale di Amazon.
S.F.
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