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L’Umbria, terra fra sacro e profano

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todi«Fresche le mie parole ne la sera/ti sien come il fruscio che fan le foglie». Può sembrare strano scegliere di introdurre un articolo sull’Umbria con La sera fiesolana  di Gabriele D’Annunzio, ma la laude del vate è più umbra che toscana, e in essa si respira l’aria mistica ed antica di questa piccola e stupenda regione. Se volete godervi un’estate alternativa, lontana dai clamori della spiaggia e all’insegna delle grandi bellezze italiane, l’Umbria è la meta ideale, che coniuga cultura e gastronomia, paesaggi collinari mozzafiato ad eventi frizzanti. In Umbria si passa dalla classica di Spoleto al jazz di Perugia, dalla sacralità di Assisi all’atmosfera medievaleggiante e fantasy di Narni, fra borghi che perpetuano il loro mistero arroccati in cima alle colline.

norciaPassate ad esempio da Todi, la città del Beato Jacopone, autore dello Stabat Mater e fra i principali poeti italiani del ‘200. Jacopone fu uno dei primi seguaci di San Francesco, il frate d’Assisi la cui basilica, con gli affreschi di Giotto, è fra i vertici dell’arte mondiale. Appollaiata su un colle, Todi vi porterà immediatamente indietro nel tempo, soprattutto se farete un giro lungo le famose mura, ottimamente conservate, e nella rocca. Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, realizzata su progetto di Bramante. Altrettanto suggestiva è Narni, luogo magico che ispirò C.S. Lewis per il suo capolavoro fantasy Le cronache di Narnia. Ad alimentare un fascino incantato è la leggenda che vuole Narni alleata di Perugia contro un terribile Grifone: da esso sarebbe derivato lo stemma comunale. Sacro e profano in Umbria si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, e così la Norcia di San Benedetto è la stessa degli squisiti insaccati e dei peccati di gola. I salumi di questa città sono così pregiati che lo stesso mestiere di macellaio è fin da tempi antichi detto, per derivazione, “norcino”. 

Ma dell’Umbria sarà soddisfatto anche chi cerca stimoli culturali al di là del misticismo e dell’ottima cucina: la regione offre infatti due festival – per tutti i gusti – di livello internazionale. A Spoleto si tiene il Festival dei Due Mondi, fondato nel 1958 dal compositore Gian Carlo Menotti: quest’anno la rassegna si terrà dal 26 giugno al 12 luglio, e fra gli spettacoli di punta si segnalano, per l’opera Così fan tutte di Mozart, per il teatro Porcile di Pier Paolo Pasolini e Letter to a man di Bob Wilson. Gli appuntamenti sono numerosissimi e la qualità sempre elevata, con una varietà garantita dall’alternanza di prosa, musica, danza e arte. Di richiamo internazionale è anche l‘Umbria Jazz di Perugia, che vedrà protagonista il capoluogo dal 9 al 19 luglio. I nomi sono davvero di altissimo livello: si parla ad esempio di Paolo Conte, o di Tony Bennett con Lady Gaga, nella loro unica ed attesissima data italiana, per arrivare a Paolo Fresu, Stefano Bollani e Joshua Redman. Imperdibile, per gli amanti della cultura, è poi una visita ad Orvieto, il cui Duomo è una vera e propria miniera d’arte: vi operarono numerosi artisti fra cui Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Gentile da Fabriano e Luca Signorelli, che nella Cappella di San Brizio eseguì un fantasmagorico ciclo dell’Apocalisse. Estremamente suggestivo è anche il pozzo di San Patrizio, profondo 53 metri e dotato di ben 248 scalini, fenomenale opera ingegneristica voluta da Papa Clemente VII.
signorelli resurrezione della carne a orvieto
In Umbria si tengono anche numerosi eventi folcloristici. A Gubbio, ad esempio, si tiene la famosa Festa dei Ceri, durante la quale tre enormi impalcature lignee recanti in cima le statue dei santi della città vengono fatte sfilare per le vie del borgo, sorrette a mano. A Foligno si può invece assistere alla Giostra della Quintana, un palio molto combattuto che si tiene a giugno e settembre: il suo prestigio è tale che numerosi fantini provenienti da tutta Italia ambiscono a concorrere per i rioni folignati per conquistare il prezioso drappo. Accanto a tali appuntamenti vi è lo spettacolo perenne delle Cascate delle Marmore, vicino a Terni: patrimonio Unesco, la cascata è fra le più alte d’Europa, ed anch’essa è legata ad una leggenda. La Ninfa Nera sarebbe stata trasformata in fiume da Giunone, costringendo così il pastore Velino, di lei innamorato, a saltare dalle Marmore.

L’Umbria è dunque terra di leggende antichissime e terra di devozione, nelle cui campagne costellate di ulivi si ripete ogni estate un miracolo di pace e tranquillità: l’ideale per chi cerca una vacanza di riposo e rigenerante in uno dei luoghi più densi di bellezza in Italia.

Michele Donati

foto Cascata delle Marmore

Redazione

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