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Una nave di libri a Barcellona
in occasione della
Giornata Mondiale del Libro

7 minuti di lettura
booksblog.it
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Un vero e proprio viaggio, ma che ha dello straordinario. È Una nave di libri, che dal 20 al 24 aprile 2016 con a bordo scrittori, registi, attori e chef salpa da Roma Civitavecchia per Barcellona e
celebra così la Giornata Mondiale del Libro. Una grande festa per tutti gli amanti della lettura e della cultura, per il settimo anno consecutivo organizzata da Leggere:tutti e Grimaldi Lines. Partenza il 20 aprile dal porto di Civitavecchia con la Cruise Barcelona, l’ammiraglia della Grimaldi Lines di quasi 500 cabine. Sia durante la tratta di andata che di ritorno, un fitto calendario di eventi con presentazioni di libri, proiezioni di film, showcooking e spettacoli promette di rendere il viaggio un’esperienza davvero unica. Incontri che sono aperti a tutti e che proseguono nel capoluogo catalano grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura e la Casa degli Italiani di Barcellona.

L’attracco è previsto per la sera del 21 aprile con il trasferimento in albergo. Il giorno successivo è lasciato libero per visitare la città, mentre il 23 uno spettacolo suggestivo sorprenderà gli ospiti della nave. Oltre a essere la Giornata Mondiale del Libro, a Barcellona si celebra infatti San Giorgio, i libri e le rose, un grande evento durante il quale migliaia di persone affollano la Rambla e le piazze. La città prende vita sin dalla mattina grazie ai numerosi incontri organizzati per l’occasione e le librerie espongono in strada libri e cesti di rose.

Molti e di grande richiamo gli autori che hanno già accolto con entusiasmo l’invito di salire a bordo, tra cui Emanuela Ersilia Abbadessa, che presenta il suo nuovo romanzo Fiammetta (Rizzoli, 2016); Diego De Silva, scrittore e sceneggiatore con all’attivo ben nove romanzi per Einaudi tradotti in altrettanti Paesi; Roberto Ippolito, autore di libri di inchiesta di successo tra cui Ignoranti (Chiarelettere, 2014) e Abusivi (Chiarelettere, 2015); Lorenzo Marone, che dopo il fortunato esordio La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015) esce ora con La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016); Sara Rattaro, vincitrice del premio Bancarella con Niente è come te (Garzanti, 2015). E poi ancora il colonnello Roberto Riccardi, scrittore di diversi libri tra cui Venga pure la fine (e/o, 2013) e La firma del puparo (e/o, 2015); Gaetano Savatteri, autore di Uno per tutti (Sellerio, 2008) che interviene con il regista del film omonimo Mimmo Calopresti. All’evento partecipano anche Anna Appolloni (Parole Sospese, Twins 2015), Donatella Barazzetti e Antonella Cammarota (I funamboli, Altraeconomia 2014), Fiorella Cappelli (Noi dal cuore grande, Enoteca letteraria 2016), Mario Bernardi Guardi (Fascista da morire, Mauro Pagliai 2015), Vittorio Russo (Racconti di viaggi di geografie di storie e di cose, Streetlib 2015), e lo staff della libreria Iocisto, la prima in Italia ad azionariato popolare, che presenta Ho sete ancora, un’antologia di racconti dedicata a Pino Daniele.

Per tutti i giorni della navigazione è aperta inoltre al pubblico la mostra fotografica I tanti Pasolini realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado. Ventisei scatti, per la maggior parte inediti, che ritraggono espressioni e posture di uno degli intellettuali più illuminati del Novecento, ma soprattutto svelano l’anima di un uomo: al Premio Strega in veste di candidato, in tribunale accusato di vilipendio alla Religione di Stato per il film La Ricotta o al Premio Viareggio con Ungaretti. L’attenzione al panorama culturale italiano si consolida nello spazio dedicato alle voci di origine straniera residenti nel nostro Paese, come l’albanese Anilda Ibrahimi, in Italia dal 1997 e scrittrice di romanzi di successo tradotti in sei Paesi, tra cui Rosso come una sposa (Einaudi, 2008), L’amore e gli stracci del tempo (Einaudi, 2009) e Non c’è dolcezza (Einaudi, 2012); l’italo-libanese Leyla Khalil, esordio giovanissimo con Piani di fuga (Ensemble, 2015); l’italo-somala Ubah Cristina Ali Farah. autrice di Madre piccola (Frassinelli, 2007) e Il comandante del fiume (66than2nd, 2014).

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Una delle parole chiave di questa settima edizione è infatti migrazione. La migrazione delle migliaia di rifugiati che tutti i giorni sbarcano sulle nostre coste in cerca di un futuro migliore e la migrazione della scrittura, la trasposizione fisica del pensiero, dei numerosi autori che abbandonano la propria lingua madre per scrivere nella lingua del Paese di adozione. Una nave di libri ancora una volta sperimenta, lavora sulle possibilità di nuovi orizzonti, e al contempo valorizza la sua natura di ricerca, apertura. La mescolanza di tradizioni diverse peraltro è sempre fonte di ricchezza. Lo sappiamo bene in campo culinario, quando ci lasciamo conquistare da sapori a noi poco noti. Lo chef Renato Bernardi, esperto di dieta mediterranea e salutistica, in una cena a bordo della nave e in una cena di Gala il 23 aprile a Barcellona, rivisita i piatti della cucina italiana contaminandoli sapientemente con altre tradizioni gastronomiche. Il cibo è inoltre protagonista dello spazio Food&Book, in cui i libri saranno abbinati a degustazioni di prodotti citati nei romanzi di autori italiani contemporanei: gli struffoli di Maurizio de Giovanni, le marmellate di Andrea Camilleri, i vini di Gianrico Carofiglio.

Con il giornalista e scrittore Padre Enzo Fortunato si riflette sul tema della migrazione in un incontro nel capoluogo catalano in cui presenta il suo ultimo libro, Vado da Francesco (Mondadori, 2014), mentre l’attore Gino Manfredi durante le traversate di andata e di ritorno intrattiene il pubblico con una performance dal titolo L’uomo migrante: letture e riflessioni sulla migrazione. L’arte teatrale a bordo è rappresentata anche dal collettivo Voci nel deserto. I due attori Maurizio D’Agostino e Francesco Foti interpretano brani di scrittori, poeti e filosofi del passato sottolineandone la scottante attualità.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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