Come è morto Re Riccardo III?
I ricercatori dell’università di Leicester pubblicano nuovi indizi, grazie alla scoperta avvenuta nel 2012 di resti scheletrici, sulla rivista The Lance. Sembrerebbe che l’ultimo re inglese della dinastia dei Plantageneti, morto nel 1485, durante la battaglia di Bosworth Field, sia stato ucciso da un violento colpo al cranio, inferto con una spada o con un’alabarda.
Dimentichiamo per un istante il Riccardo di Shakespeare, che muore gridando “Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo”. Infatti quello della morte di Re Riccardo III è un caso aperto da più di cinquecento anni. Dopo la recente scoperta del teschio e grazie agli studi genetici effettuati su di esso, gli stessi ricercatori avevano fugato ogni dubbio circa l’attribuzione di quei resti: essi appartengono al monarca con una certezza del 99,9999%.
Dopo esserci accertati dell’antico sangue blu, hanno sottoposto lo scheletro alle mani esperte del patologo forense Guy Rutty, il quale ha individuato una piccola lesione alla base della testa e una diametralmente opposta sulla superficie interna del cranio. Le due scalfitture erano perfettamente allineate con una terza posta su una vertebra cervicale. Da qui i ricercatori hanno dedotto che il colpo mortale fosse stato inflitto dal basso verso l’alto.
Ma non è tutto qui. Sarah Hainsworth, docente di ingegneria dei materiali dell’ateneo, spiega che furono 11 i colpi che condussero re Riccardo alla morte, tra cui 9 alla testa, il che induce a pensare che egli avesse perso o tolto l’elmo. Gli altri 2 colpi sono stati inflitti a livello del bacino e del costato.
Ricordiamo infine che la scoperta dei resti è avvenuta durante le riprese di un documentario: per questo sono disponibili foto e video delle indagini.
C.M.