Al via domani, 12 gennaio 2015, la sesta edizione di “Libri come”, la kermesse letteraria dedicata quest’anno al tema della scuola.
Per quattro giorni l’Auditorium Parco della Musica ospiterà conferenze, presentazioni, mostre, laboratori e maratone collettive, destinate a riportare tutti, almeno per qualche sera, sui banchi di scuola.
Non è un caso che il grande ospite della prima serata, insieme ad Umberto Eco, sarà Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca che interverrà sul ruolo della scuola come fonte di lezioni di vita.
Venerdì 13 tre grandi “maestri” come Eco, Cotroneo e Fedriga sosterranno un dialogo a tre voci per riscoprire il fascino della filosofia e la sua utilità pratica e Gianrico Carofiglio stilerà una sorta di “decalogo al contrario” su “Come non diventare scittori”, ricordando che il mestiere di autore è soprattutto fatica, impegno e dedizione. Nella stessa giornata spazio anche alla misteriosa Elena Ferrante che, attraverso uno speciale reading, sarà omaggiata da lettrici di eccezione come Melania Mazzucco e Sandra Ferri.
Il festival ospiterà anche prestigiose firme della letteratura internazionale. Tra i nomi più attesi quelli di James Ellroy e Zadie Smith, che presenterà il suo nuovo romanzo “L’ambasciata di Cambogia”. Molti anche gli autori francesi : da Emmanuel Carrère a Daniel Pennac, da Maylis de Kerangal a Pierre Lemaitre.
Ma i grandi protagonisti di quest’edizione saranno i giovani e la scuola; l’assessore alla cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli, ha infatti affermato che: «il tema di quest’anno risponde a una preoccupazione collettiva, cioè promuovere la lettura e avvicinare i giovani alla cultura».
Le fa eco Marino Sinibaldi, curatore della rassegna: «Il festival ha una sua dualità intrinseca perché al centro della festa non c’è solo la vita del libro ma anche un tema, e quest’anno è la scuola. Vorremmo parlare di scuola come di un importante mezzo per la trasmissione del sapere che è anche conoscenza, passione ed emozione. Il tema della scuola è una scommessa ma anche un rischio che merita attenzione».
G.A.