di Rossana Casolino
Quante guide turistiche, libri e opuscoli esistono su Roma?
Eppure, alla fine di ogni viaggio nella nostra bella Capitale è inevitabile avvertire uno spiacevole senso di incompletezza. Talmente grande, piena di storia, di locali, di arte e architettura, Roma rimane, e rimarrà, una delle città italiane più difficili da visitare. Può semplicemente essere definita un miscuglio incongruente di antico e moderno. Non capiterà mai che al ritorno da un viaggio avvertiate noia o ripetitività: non esistono i soliti posti, non esiste la stessa noiosa guida: purtroppo infatti capita spesso che non farai in tempo a vedere nemmeno una briciola della vera essenza di questa città.
La prima cosa fondamentale da sapere è quando visitarla.
Dovete sapere che i periodi migliori per visitare Roma sono la primavera e l’ autunno: quando la luce si riflette perfettamente sui muri bianchi dei monumenti e regala panorami unici dai contorni ben definiti. Per questo motivo, questi sono anche i periodi più costosi (oltre a Natale e Pasqua ). Per un viaggio low cost vi consigliamo invece di visitarla in piena estate, quando il caldo allontana i turisti e la città lentamente si svuota. Roma è una città tradizionale, mangiona come la cultura ci ha abituato a pensarla, ma, soprattutto, un’amante fedele e appassionata: costantemente innamorata del buon cibo, dei prodotti di stagione, di una frittura fatta bene e di un maritozzo pieno di panna.
La nostra Capitale è tradizionale in cucina e nel cuore, e per viverla appieno, per sentirsi veramente a casa, si deve cominciare a condividere con lei un amore semplice e genuino: quello per il cibo.
Se volete iniziare bene il vostro tour romano una buona colazione è indispensabile e per questo motivo vi rimandiamo alla sezione romana dell’articolo: https://www.frammentirivista.it/la-colazione-all-italiana-alla-scoperta-delle-delizie-mattutine-nostrane. Se non siete amanti del pasto più importante della giornata e vi ostinate con le vostre abitudini alimentari sbagliate, ecco un’attività mattutina e salutare che fa per voi: una passeggiata tra i mercati di Roma. Ricolme di frutta e verdura di stagione proveniente da tutto il Lazio e fonte di grande orgoglio, le piazze di Roma si riempono di numerosi mercati ortofrutticoli.
Consci che dal vostro accento dipenderà il prezzo di ogni vostro acquisto, rassegnatevi e lasciatevi trasportare da colori e suoni, qui più accentuati. Il primo mercato e anche il più costoso è sicuramente quello di Campo de’ Fiori (già che siete in piazza prendetevi un pezzo di pizza rossa al Forno di Campo de’ Fiori: è la fine del mondo). Chiassosi ma più alla mano ci sono anche Il Nuovo Mercato Esquilino, Piazza dell’Unità e il Testaccio. Per la pizza dovete sapere che a Roma è in corso una disputa così aspra da dover essere seriamente presa in considerazione: pizza alta contro pizza bassa.
Tra i promotori della pizza bassa oltre al già citato forno del Campo de’ Fiori, troviamo la Pizzeria da Baffetto, dallo stile rustico e dai modi vivaci vi capiterà spesso e volentieri di mangiare condividendo un tavolo con estranei.
Ubriachi di spaghetti alla carbonara, bucatini all’amatriciana e penne all’arrabbiata, ricordatevi però che il giovedì è il giorno degli gnocchi (preparati con semolino). Provate anche gli strozzapreti (che non c’entrano nulla con il confinante Vaticano) e rammentate che la pasta cacio e pepe, servita nel cono di cartone da Grazia Graziella, è qualcosa di veramente paradisiaco. Per riprendersi da pranzi e cene importanti niente è meglio di una bella passeggiata e, anche se le linee del metrò, con la loro forma assolutamente “inusuale” e per questo parecchio scomode, sembrano allettanti, non lasciatevi sedurre e, tra una passeggiata ai Giardini del Pincio e un risciò a Villa Borghese, semplicemente rilassatevi.
Detto ciò, dedicatevi alle innumerevoli attrazione artistiche della città, ma ricordatevi che al tramonto un appuntamento al Gianicolo è d’obbligo. Potrete così ammirare i giardini, i colli romani in lontananza e la vista panoramica di una città dai colori così vividi che pian piano si affievoliscono con l’avanzare del tramonto. In poche parole dimenticatevi i percorsi obbligati di catacombe e chiese, se volete visitare un cimitero interessante andate a quello inglese (M Piramide). Lì troverete inaspettatamente le tombe di Antonio Gramsci, John Keats e Lord Byron.
A proposito di tappe importanti: ecco un ottimo posto dopo la vostra scontata ma allo stesso tempo d’obbligo visita a San Pietro: in pieno centro, non turistico e completamente romano, il ristorante Dino&Tony (M Ottaviano-San Pietro) vi stupirà. I proprietari, uno in cucina e l’altro a cantare intrattenendo gli ospiti in sala, vi stregheranno con le specialità romane e con un prezzo onestissimo. Con la pancia strapiena uscirete dal locale più che soddisfatti.
Girare a piedi la città è il modo migliore per conoscerla, ma, data la vastità di Roma, questo può risultare a volte piuttosto stancante e per questo motivo esistono vari negozi di Scooter&Bicycle rental, per sentirsi almeno per una notte Audrey Hepburne in Vacanze Romane.
Se volete sfrecciare sull’Appia Antica e scoprire nuovi posti il consiglio è di andare al Pigneto. Quartiere operaio ora emergente, totalmente rivalutato e tutto da scoprire. Per respirare l’aria del luogo fermatevi per un calice di vino da Vini e Olii, classica bottiglieria dove la gente del luogo sfugge ai turisti. La serata però non è ancora finita e, se non sapete proprio dove sbattere la testa, i Quartieri di Trastevere e di San Lorenzo non vi deluderanno. Alcuni nomi? Bigmama , Micca Club e Dimmidisì per una serata spumeggiante.
La magia di Roma si avverte anche a fine giornata, quando, nel silenzio della notte, i vostri passi risuoneranno nei vicoli, rimbalzando sulla spavalda tranquillità dei palazzi senza scalfire minimamente l’altezzosa imponenza dei monumenti, che di persone come voi ne vedono ormai da secoli.