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Sapiosessualità: quando l’intelligenza diventa attraente

L’intesa mentale è indispensabile per la tenuta di una relazione, ma per alcune persone è l’unico elemento che conta: sono i sapiosessuali.

3 minuti di lettura

Nessuno negherebbe che l’intesa mentale sia un ingrediente indispensabile per la buona tenuta di una relazione sentimentale. Per alcune persone, però, l’acume intellettivo è l’unico elemento che fa scattare la scintilla di interesse: sono i sapiosessuali.

Cosa significa essere sapiosessuali

Il termine sapiosexual è stato coniato per la prima volta nel 1998: il Cambridge Dictionary lo definisce come «a person who is sexually attracted to intelligent people», e l’accento sull’aspetto sessuale dell’attrazione è decisivo. Si potrebbe infatti opinare che la maggior parte delle persone tendano a preferire un partner intelligente; in effetti, un team di ricercatori australiani ha dimostrato, tramite il Sapiosexual Questionnaire, che i partecipanti sembravano essere attratti da persone con un’intelligenza sopra la media, ma sotto un QI di 120. La differenza rispetto ai sapiosessuali è che questi ultimi portano il focus sull’intelligenza a un livello molto più avanzato.

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Origine del termine e controversie

L’attrazione per persone particolarmente intelligenti è biologicamente giustificabile: a livello evolutivo questa caratteristica può rivelarsi vantaggiosa, in quanto garantisce una miglior probabilità di sopravvivenza. Al giorno d’oggi la categoria ha preso tutt’altro significato: alcuni, specialmente nelle giovanissime generazioni, hanno proposto di rendere la sapiosessualità un’identità sessuale fuori dai binari convenzionali (eterosessuale/omosessuale, maschio/femmina). Questo ha generato non poche polemiche: la più comune è che definirsi sapiosessuale sia un altro modo per dichiararsi snob. In base a cosa, infatti, si dovrebbe classificare una persona come intelligente? L’intelligenza è questione di titoli di studio, o di brillantezza e qualità delle esperienze maturate? Nel primo caso, la sapiosessualità potrebbe nascondere una discriminazione nei confronti di chi non ha studiato, per quale che ne sia la ragione. 

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Dove incontrare altri sapiosessuali?

Le critiche sono prevedibili, specialmente quando si tratta di un’identità sessuale di recente riconoscimento. Tuttavia, molti hanno valutato positivamente la sapiosessualità: sono anche stati creati delle app di incontro per persone che si riconoscono nella categoria. Un primo passo in questa direzione è stato fatto dall’app OkCupid, che nel 2014 ha aggiunto sapiosessuale alla lista degli orientamenti sessuali, vicino ad asessuale queer. Ma l’applicazione specifica per la categoria è Sapio, pensata appositamente per fare una scrematura iniziale e proporre ai suoi utenti incontri che possano interessarli: infatti, per iscriversi è necessario passare un test.

Michela La Grotteria

Classe 1999, genovese, dopo la triennale a Milano si sta specializzando in Italianistica a Bologna. Ama i racconti brevi – ogni tanto ne scrive e pubblica qualcuno – e i romanzi lunghi, le tazze da tè e il francese. Sogna di trasferirsi a Parigi e lavorare in una libreria indipendente.

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