Non è sempre semplice abitare questo presente post-moderno. Il grande trionfo dell’iperconnessione, dell’atomismo digitale, intessuto di rapporti che si fanno ibridi, metà sangue e ossa, metà codici binari; umani disincarnati la cui corporeità complessa è sintetizzata nell’immagine di una videoconferenza, in numero in serie, nelle statistiche di valutazione della performance. Già nel 1985, la filosofa baluardo del pensiero femminista contemporaneo, Donna Haraway, infusa di una non comune capacità di leggere il presente e scrutare nel futuro, aveva egregiamente individuato un possibile nome per raccontare questa modernità fatta di innesti oltre l’umano, oltre la biologia. Cyborg, umano e macchina che trascende il binarismo, il genere, la realtà e […] Continua a leggere su Palomar, la nostra nuova rivista di filosofia

Segni e sogni: Eduardo Kohn e la linguistica interspecie
I sogni sono ricchi di significati e possono essere un'estensione della realtà. Scopriamo il ruolo dei sogni nello studio antropologico e della semiotica di Eduardo Kohn.