fbpx

«Vista dalla luna», la storia di Io in poesia

/
2 minuti di lettura

Vista dalla luna di Chandra Livia Candiani (Salani Editore) è un invisibile ed impalpabile itinerario intorno alla consapevolezza del mondo rappresentato con la luminosità sotterranea dell’accorata dignità dell’infanzia.

Non c’è
nel bambino
parola.
Un silenzio
gli dà la mano.
La stringe.
La sboccia.

Chandra Livia Candiani

La poetessa diffonde la luce attraversando la coscienza dell’intenso vedere oltre e trasportando il bagaglio sentimentale nella materia spirituale e reale, nella trasposizione simbolica di oggetti e di immagini, nell’astrazione di un sentire profondo e vicino ai bambini, percepito con i loro occhi, nel vivo conflitto emotivo. Gli impulsi e le incessanti aritmie del cuore irradiano la sensitività, orientano nell’altrove le sensazioni di ogni vulnerabilità e contro le minacce l’autrice pone empaticamente il suo accento poetico come sostegno e libera la rabbia dell’ignoranza ricambiandola con la saggezza.
Lo stile ancorato alle sofferenze e alle speranze esprime la nobile consistenza di chi, esente da colpe ed incapace di concepire il male si affida all’istintiva familiarità dei luoghi e delle persone amate. I bambini con la loro evocativa presenza sono consumati dalla pura discrezione che non trova giustificazione al dichiarato dolore ma che macera ineluttabilmente l’indiscriminata e fredda crudeltà nelle parole, accordate alla scarna attualità.

Leggi anche:
I «Cahiers»: oltre la poesia da Paul Valéry

La poetessa intraprende una ricostruzione letteraria decostruita e disarmante, deteriorata dalle alterazioni umane ed il lato oscuro delle cose così come delle persone attanaglia e avvince la verità più crudele. L’unica protezione in funzione di difesa è il sogno, rifugio nella parte migliore di ogni privata conquista dell’anima. L’invito ad intraprendere la via della comprensione è un’esortazione all’indulgenza astratta dalla realtà degli eventi che conduce ad un’esigenza interiore di desiderio di riscatto e di bene.
Le sentenze affettive confermano una forza linguistica universale, nell’ingannevole metafora di ogni fiaba apocrifa i bambini sono i profeti dall’autentico significato e, capaci di decifrare gli enigmi degli adulti, interpretano una significazione intima elevando l’incisività dello spirito riflesso contro gli ancestrali richiami dagli abissi di ogni negazione alla sensibilità.

Rita BompadreCentro di Lettura “Arturo Piatti”

Vista dalla luna

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.