Quest’anno, l’evento globale per ringraziare i donatori di sangue e per sensibilizzare altri a compiere questo gesto, si terrà proprio in Italia, a Roma. Lunedì 14 alle 21.30 il Colosseo si accenderà di rosso e verrà proiettato il logo dell’evento. Un filo rosso che ci connette tutti. Ma perché questa giornata si celebra proprio il 14 giugno?
World Blood Donor Day: auguri Karl Landsteiner!
Per la giornata mondiale dei donatori di sangue un grazie va a tutti i volontari, ma anche ad un medico in particolare che, nel 1900, scoprì una caratteristica fondamentale del sangue umano che permise, da quel momento in poi, la trasfusione di sangue in modo sicuro.
Fu Karl Landsteiner, nato proprio il 14 giugno ma nel 1868, a identificare i quatto gruppi sanguigni A, B, AB e 0 salvando così innumerevoli vite. Il suo immenso contributo scientifico gli valse il Premio Nobel per la medicina nel 1930.
Dal sangue di pecora a quello umano
Agli albori di questa pratica, era uso comune fin dal Medioevo tentare la trasfusione da animale a uomo. Un risultato disastroso che portava il paziente a morte certa. Per capire che la trasfusione poteva avvenire solo fra membri della stessa specie si dovrà aspettare fino al 1816 grazie al medico John Henry Leacock.
Un notevole passo avanti nella medicina, ma ancora non sufficiente. Inizialmente infatti la trasfusione di sangue era effettuata alla cieca, senza sapere se i due soggetti fossero compatibili o meno, una pratica decisamente rischiosa. Finché nel 1907 Karl Landsteiner fece la sua scoperta.
«Cambia il mondo, dona sangue oggi »
Un vero e proprio eroe della scienza che ha salvato oltre un miliardo di vite soprattutto durante la Prima Guerra Mondiale, dove, oltre alle semplici trasfusioni, erano necessarie anche operazioni chirurgiche prima impossibili da tentare con successo.
Forse noi donatori non salveremo un miliardo di vite come ha fatto Karl Landsteiner, ma anche una sola ci basta.
Immagine di copertina: www.gdscarlasandri.it
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