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Antropologia a scuola
per combattere il razzismo,
arriva una petizione online

3 minuti di lettura

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«Bisogna insegnare ai bambini a pensare, non a cosa pensare». Questa frase dell’antropologa statunitense Margaret Mead funge da “manifesto” di una petizione lanciata sulla popolare piattaforma Change.org in cui si chiede al Miur di inserire l’antropologia tra i programmi scolastici «per sconfiggere integralismo, radicalismo e razzismo».

La raccolta firme fa seguito a un appello lanciato da Marino Niola, docente di antropologia all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sulle pagine dell’inserto Venerdì de la Repubblica, nel quale si legge che

«Fino a qualche anno fa ci sembrava di essere in grado di assorbire i problemi posti dal multiculturalismo incipiente e di poterne godere i vantaggi, soprattutto economici. Ma oggi i processi di integrazione che sembravano, sia pur faticosamente, avviati, sembrano invece in stand by. E su questo impasse il terrorismo getta benzina sul fuoco, spingendo le teste calde d’Europa verso una radicalizzazione che trova nell’integralismo religioso simboli, parole d’ordine e ideologie per esprimere un antagonismo che in altri tempi avrebbe preso strade diverse. E quel che emerge in maniera preoccupante è che non ci siamo per nulla attrezzati a governare le differenze con le quali conviviamo gomito a gomito. Perché? Semplice, perché non abbiamo imparato a conoscerle. Ma, come avrebbe detto il maestro Manzi, alfabetizzatore televisivo dell’Italia in bianco e nero, non è mai troppo tardi. E oggi, proprio come allora, c’è bisogno di una nuova educazione alla convivenza con chi è diverso. In una parola un’alfabetizzazione all’antropologia culturale. Che è l’unico sapere specializzato nello studio delle altre culture e, soprattutto delle compatibilità tra tradizioni, modi di vita, usi e costumi dei diversi popoli. Insomma è urgente avviare un iter formativo che vada dalla scuola all’università alla società».

Studiare antropologia si rende allora necessario oggi per capire i grandi mutamenti in atto nel nostro modo globalizzato e per imparare a convivere con l’alterità. Ma non solo: l’antropologia culturale potrebbe anche contrastare la violenza di genere, che è un problema spiccatamente culturale. Insomma, «insegnare l’antropologia per educare a pensare. Insegnare l’antropologia per scoprire cosa ci rende umani», come conclude il testo della petizione.

FIRMA QUI LA PETIZIONE

M.C.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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