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Alla scoperta di Bellagio, perla del Lago di Como

Sulle sponde del Lago di Como si trova Bellagio, il posto giusto per rilassarsi tra vicoli e scalinate acciottolate che offrono suggestivi scorci nascosti.

4 minuti di lettura

E’ una bellezza tutta italiana quella al primo posto della classifica dell’Huffington Post dei 20 laghi più belli del mondo: si tratta del Lago di Como, dalla particolare forma ad Y rovesciata, meta di viaggi per artisti e letterati, e fonte di ispirazione per numerose ballate popolari che, come spesso accade, hanno trovato un modo diretto e pittoresco per descrivere il Lario, “el lach de Com l’è come un om – un pè a Lecch e un pè a Com – el co a Dumas – e i… bal a Belas” . Ed è proprio Bellagio, il promontorio spartiacque tra il ramo lecchese e quello comasco del Lario, quell’arzigogolo di vicoli e di scalinate acciottolate che offrono suggestivi scorci nascosti sul lago e le sue ville, la meta di “Italia da scoprire”… pronti? Si parte!

Bellagio, oltre che di una posizione geograficamente felicissima, gode di un clima mite e offre alberghi e ristoranti di alto livello, che da sempre hanno attratto numerosi turisti da tutto il mondo; ma sono soprattutto le sue due suggestive ville, Villa Serbelloni Villa Melzi, ad attirare vacanzieri alla ricerca di un po’ di relax e, magari, di qualche panorama suggestivo degli splendidi giardini delle ville.

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Il giardino ottocentesco di Villa Serbelloni, infatti, offre una panoramica grandangolare sul ramo di Como e sul ramo di Lecco; dalla fortificazione, lo sguardo si perde verso il ramo settentrionale del Lario e verso le Prealpi. Costruita nel 1400 da Marchesino Stanga, ricostruita poi nel 1500 dalla famiglia Sfrondatipassò nel 1788 ai Duchi Serbelloni, che ampliarono soprattutto il giardino, dove, ad incorniciare i 18 kilometri di viali, crescono piante rare ed esotiche. Tanti sono i personaggi che hanno soggiornato nella villa: Leonardo da Vinci, Lodovico il Moro e il Cardinale Borromeo, solo per citarne alcuni.

Bellagio, Villa Serbelloni

Un colossale cedro libanese, camelie, azalee, rododendri e molte piante tropicali decorano il parco – il primo esempio di giardino all’inglese del Lario – di Villa Melzi, realizzato tra il 1811 e il 1815, caratterizzato da una sensazione di grandezza ottenuta forzando alcune prospettive, livellando appositamente terreni e distribuendo la vegetazione in modo da accrescere l’illusione ottica. Il parco della villa, costruita nel 1808 per il Duca Francesco Melzi d’Eril, custodisce un laghetto artificiale noto come “laghetto giapponese”, e una Kaffehaus, un tempietto in stile moresco che racchiude le statue di Dante e Beatrice, ispiratrici, forse, della Sonata a fantasia dopo la lettura di Dante, di Liszt. Tra gli ospiti illustri della residenza, Napoleone e Umberto e Margherita di Savoia.

Bellagio non rimangono insoddisfatti nemmeno gli amanti dell’arte, dal momento che la cittadina offre numerosi esempi di architettura sacra, soprattutto romanica, come la Basilica di San Giacomo, nel cuore del paese, che oltretutto ospita una Deposizione della scuola del Perugino, un crocifisso del XIII secolo, un trittico quattrocentesco e il Cristo deposto, una statua in legno policromo della scuola spagnolo-barocco.

bellagio

Bellagio è oltretutto una meta tattica per numerose escursioni: è infatti facile raggiungere, tramite battello, Tremezzo, dove è possibile visitare la suggestiva Villa Carlotta, Varenna, per la visita di Villa Monastero, e Lenno con la sua Villa del Balbianello. 

Giulia Malighetti

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Giulia Malighetti

23 anni, laureata a pieni voti in Lettere Classiche alla Statale di Milano, amante della grecità antica e moderna spera, un giorno, di poter coronare il suo sogno e di vivere in terra ellenica.

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