fbpx
Placeholder Photo

Calendario Pirelli 2016: Annie Leibovitz
e la sensualità delle donne forti

Per il suo 43° compleanno, il Calendario Pirelli si rinuncia ai soli nudi artistici per ritrarre tredici donne "toste".

3 minuti di lettura

Il calendario più famoso del mondo cambia veste: per il suo 43° compleanno, il Calendario Pirelli si “spoglia” della sua caratteristica di soli nudi artistici per ritrarre tredici donne “toste” e di successo sportivo, professionale, sociale ed artistico.

Davanti all’obiettivo della fotografa Annie Leibovitz sfilano donne carismatiche e forti, scelte per quello che sono invece che per la loro bellezza fisica. In realtà non si tratta di una novità: già nel 2000, infatti, la Leibovitz aveva messo in campo il suo particolare modo anticonformista di intendere la fotografia e la sola modella nel senso tradizionale del termine a posare era stata Laetizia Casta

An

«The Cal» quest’anno abbatte i canoni estetitici tradizionali, imposti dalle pubblicità e dai mass media, e lo fa insieme a Yoko Ono, 82 anni, che negli anni ’60 fece capitolare John Lennon segnando, de facto, la fine dei The BeatlesCathrine Kennedy, la 62enne socia di nientemeno che Steven Spielberg; Agnes Gund, 77 anni, collezionista d’arte e presidentessa di un museo; Patti Smith, cantante e poetessa. Non mancano personalità discusse come Fran Lebowitz, strenua difensora dei diritti dei fumatori, la regista Ava Duvernay e la campionessa del tennis Serena Williams

https://www.google.it/search?q=yoko+ono+pirelli&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjjw-CF_73JAhVBJQ8KHZniBycQ_AUIBygB&biw=1600&bih=755#imgrc=y7pbpBwtFB2ZLM%3A

Volto nuovo del calendario Pirelli è Tavi Gevinsonfondatrice di un blog che l’ha portata a solcare l’onda del successo web, consacrata dalla rivista Forbes come una delle donne under 30 più influenti di Internet.

Gli scatti di Annie Leibovitz sono un inno alla diversità e intendono far vedere come la femminilità che si esprime tramite il nudo è solo un campanello di allarme per altro, ossia di personalità forti, tormentate e non banali. Il corpo, immortalato dalla fotografa con interesse quasi giornalistico – la Leibovitz ha infatti lavorato anche come reporter -, si staglia sulle pagine patinate del Calendario in tutta la sua semplicità disarmante, con lo scopo di far vedere come siano donne non perfette, non omologate e che non rispondono ai canoni che la società impone ad aver dato un contributo significativo e ad essere state da modello per le donne del loro tempo.

 [jigoshop_category slug=”cartaceo” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]
[jigoshop_category slug=”pdf” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]
 

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!

Giulia Malighetti

23 anni, laureata a pieni voti in Lettere Classiche alla Statale di Milano, amante della grecità antica e moderna spera, un giorno, di poter coronare il suo sogno e di vivere in terra ellenica.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.