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«Cara pace» di Lisa Ginzburg

4 minuti di lettura

Il carapace non è altro che la corazza, il guscio della tartaruga. Uno spazio duro e accogliente, si direbbe eterno, di cui nessuno potrebbe fare a meno. Un po’ come Maddi, la protagonista del romanzo Cara pace (acquista) di Lisa Ginzburg, edito da Ponte alle Grazie, tra i dodici semifinalisti della LXXV edizione del Premio Strega 2021.

La trama di «Cara pace» di Lisa Ginzburg

Maddalena è una ragazza timida, all’apparenza tranquilla, una di quelle bambine così riflessive e assennate da sembrare più grandi della loro età, a differenza di Nina, la sorella minore, elettrica e inarrestabile, esagerata nel suo liberal modo di vivere senza freni. «Due lati della stessa medaglia.»

Stando alla teoria del “ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”, quella dei Cavallari è una famiglia dal futuro tristissimo. Tutto inizia quando la madre, Gloria, si innamora di un altro uomo e sceglie di lasciare Seba, il marito, e le figlie. 

recensione di "cara pace" di lisa ginburg

Seba vuole tenere con sé le sue figlie, non approva che vengano affidate alla moglie, colei che lo ha tradito e abbandonato. Quell’amore finito, però, è una ferita insaldabile. Si rifugia nelle stelle e negli oroscopi, in amori fugaci, fino a stabilire che è impossibile trovare la felicità tra le strade di Roma, meglio stare a Milano, preso dagli impegni lavorativi. 

Le due sorelle vengono affidate a una governante, Mylène, una ragazza fresca che niente ha a che fare con il calore materno, nonostante la sobrietà e la vita regolare che riesce a realizzare per quelle ragazze, «orfane senza esserlo».

Ascolta la puntata del nostro podcast Salotto Letterario dedicata al Premio Strega:

L’addizione di cui ha bisogno un carapace

È la voce di Maddi a raccontare questa storia, lucida e lineare così com’è diventata la sua vita da donna adulta e madre. Si è fatta carapace di se stessa, della sua esistenza. Per proteggersi e per proteggere la sorella da quel dolore familiare.

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A distanza di anni, Maddi e Nina continuano a essere due sorelle agli antipodi, due donne che vivono ai lati opposti del mondo: una a Parigi e l’altra a New York. Seppur lontane, continuano a sentirsi, ostinate a tenere unito quel legame che è addizione e mai sottrazione, un filo di sopravvivenza, è chiaro che non possono fare a meno l’una dell’altra. 

Ciascuna di noi due ha un suo nodo, e un suo modo. Una volta di più, due facce di una stessa moneta. Addizione di un’uguale mancanza.

Eppure non riesco a vedere il rapporto delle due sorelle come un’addizione ma come un elevarsi a potenza, Maddi elevata alla Nina. Una moltiplicazione per se stesse.

Lisa Ginzburg realizza un romanzo in cui analizza un legame familiare anomalo, tra le sue contraddizioni, come un diario intimo. Un percorso a ritroso per risalire alla radice di quel dolore che continua a essere una viva presenza. Pur avendo la felicità a portata di mano, quell’indecifrabile infelicità se la portano ancora dentro. Un romanzo dedicato e consigliato a chi ha bisogno di una cara pare, di farsi carapace per sopravvivere, nel dolore, e non arrendersi.

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Serena Votano

Serena Votano, classe 1996. Fingo di essere una scrittrice, un’editor e una giornalista, in realtà sono solo una lettrice compulsiva in overdose da JD Salinger, Raymond Carver e Richard Yates.

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