fbpx

Passa al lato oscuro (della luna)

dalla newsletter n. 30 - luglio/agosto 2023 di Frammenti Rivista

14 minuti di lettura

The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd è l’album di maggior successo del gruppo britannico, con circa quaranta milioni di copie vendute. Il disco rappresenta un punto d’arrivo delle sperimentazioni musicali della band, lasciando però ampio spazio al testo scritto in modo da dare vita così a un vero e proprio concept album “filosofico”.

L’album è una provocazione: qual è l’origine dell’oscuro, del repellente, dell’“anomalo” di cui facciamo esperienza quotidiana? Qual è il suo posto nella vita che conduciamo? E – spingendo un po’ oltre il discorso – qual è il suo statuto ontologico? In altre parole: da dove viene ciò che nella vita ci sembra “fuori posto”? Dove trova una sua particolare destinazione?

Il lato oscuro della luna, la sua parte non visibile dalla terra, diventa un ricettacolo che accoglie l’anomalia, ciò che rispetto al mondo – baciato dal sole – non è in sintonia, ciò che rompe l’armonia.

Nel suo testo del 1809 Ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana e degli oggetti ad essa connessi il filosofo tedesco Friedrich W.J. Schelling riflettendo sull’annosa questione del panteismo e del rapporto (di partecipazione, di assoluta diversità o di identità?) tra Dio e mondo, teorizza l’essenza divina secondo due accezioni: come esistenza o come fondamento di esistenza. Questa distinzione fa sì che in Dio vi sia il fondamento della propria esistenza (se prima o “fuori” di Dio non c’è nulla come potrebbe il suo fondamento trovarsi in altro?) che è in lui ma, al contempo, gli è estraneo. Il filosofo tedesco parla di un fondamento oscuro (dunkel): un desiderio originario che tende alla luce, il “primo moto dell’esistenza divina”. La creazione, così, non è altro che una trasformazione interna, verso la luce.

Ogni nascita è nascita dall’oscurità alla luce; il seme deve essere immerso nella terra e morire nelle te­nebre, affinché nasca e si schiuda ai raggi del sole una più bella forma luminosa. L’uomo si forma nel grembo materno; e solo dall’oscurità dell’irrazionale (dal senti­mento, dal desiderio, la splendida madre della cono­scenza) derivano i pensieri luminosi.

Il male, così come tutto ciò che è problematico, anormale e disarmonico rispetto all’armonia del mondo, è dunque giustificato alla luce di questa distinzione: nella perfezione di Dio risiedono entrambi i principi in armonia tra loro, mentre nell’uomo – così come nel mondo – i due principi sono separati: da questa separazione può sorgere il male, laddove il principio luminoso non riesca a tenere a bada la forza entropica del fondamento oscuro.

Secondo l’eterno atto dell’autorivelazione, tutto è cioè nel mondo, così come noi adesso lo consideriamo, regola, ordine e forma; tuttavia nel fondamento si trova sempre l’irregolare, come se esso potesse una volta riapparire, e sembra che da nessuna parte l’ordine e la forma rap­presentino l’originario, ma che dovunque un’irregola­rità originaria sia stata ri…

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.