Quella per i piedi è una vera e propria passione, anzi, più precisamente stiamo parlando di una parafilia ovvero, secondo il Manuale Statistico Diagnostico dei Disordini Mentali:
Qualsiasi intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti.
Se avete letto la nostra Newsletter di aprile saprete che testimonial di questa passione feticista è niente meno che il regista Quentin Tarantino che ha fatto dei piedi, in special modo quelli della sua attrice feticcio Uma Thurman, quasi una firma nei suoi film. Ma lasciamo stare il mondo cinematografico e torniamo alla realtà.
Forse i piedi sono la vostra passione nascosta, forse vorreste tuffarvi anche voi in questo mondo fatto di cinque dita e un arco plantare e vi state chiedendo: come si prova piacere attraverso i piedi? I modi sono molti, dai più semplici ai più estremi.
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Piedi e piacere
Iniziamo da un erotico massaggio ai piedi della vostra lei arricchito di baci dito dopo dito. Proseguiamo con il footjob: se avete sentito parlare di handjob, non vi stupirà sentir parlare anche di footjob, atto in cui il piede è il protagonista della masturbazione del partner. E andiamo poi in un campo più impegnativo non adatto a tutti: lo sniffing, pratica che prevede l’annusare piedi e scarpe non puliti – quindi ci troviamo difronte a una fantasia che coinvolge anche lo sporco. O una fantasia che potrebbe creare, oltre che piacere, anche danni seri: il ballbusting, ovvero calci nei testicoli. In quest’ultimo caso entriamo in una sfera particolare dove, solitamente, sono coinvolti schiavo, l’uomo sottomesso, e mistress, la padrona che comanda la situazione.
Feticismo, libertà consapevole
Come in tutti i casi, i feticismi non sono un problema nel momento in cui tutte le parti coinvolte sono consenzienti. Soprattutto il caso della passione per i piedi, tranne nella sopracitata pratica del ballbusting, non rappresenta un disturbo vero e proprio. A meno che i piedi non siano l’unico oggetto del desiderio capace di eccitare il partner, allora via libera. Una parafilia di questo genere può anzi essere uno stimolo per la coppia che prova una cosa diversa per mantenere accesa la passione. Abbinato a questo feticismo per i piedi spesso c’è la passione per scarpe, di solito il classico tacco dodici è molto apprezzato, ma sandali e zeppe non sono certo da meno.
Ora la palla passa alle donne. L’estate può essere l’occasione per una vera e propria sfilata sensuale: protagonisti i vostri piedi.
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Molte persone, specialmente in “tenera età” ma non solo, si vergognano a mostrare i propri piedi in ambienti chiusi (il che spesso ne incentiva, per il meccanismo della “reattanza psicologica”, proprio il feticismo da parte di altri individui), ed il perché deriva da due fattori: il condizionamento sociale (“l’odore”) ed il fatto che essi si trovano, neurologicamente, nella stessa zona cerebrale in cui avviene il controllo dei genitali, sia maschili che femminili; ciò rende, pertanto, i piedi una parte del corpo, di fatto, “intima” (come aveva giustamente affermato Eva Riccobono), il che può mettere a disagio l’esporli in luoghi pubblici dove si è a stretto contatto con gli altri, e, in casi più estremi, in qualunque luogo dove vi sia presente qualcuno, dinamica che viene definita “podofobia”.
Perché a molti uomini piacciono i piedi delle donne? Anche soltanto a pensare agli stessi, si sente il proprio “membro” più “presente”, il che rimarca la connessione neurologica esistente tra i piedi ed i genitali; pertanto, a mio avviso, si tratta di una “formazione reattiva” involontaria in risposta al complesso di Edipo, il quale rappresenta, di fatto, una dinamica FOBICA: per l’angoscia di castrazione sperimentata in questa fase (0-12 anni), la sensazione caratteristica della stessa viene RIMOSSA e successivamente SPOSTATA, in tal caso, su una parte del proprio corpo RITENUTA in grado di sopperire ad un’eventuale perdita del fallo: il piede, appunto; ciò potrebbe spiegare la tendenza infantile a portarsi i propri piedi verso la bocca. Durante la crescita e la strutturazione dell’orientamento sessuale, quanto detto viene a trovarsi in contrasto con lo stesso… ed è qui che entra in gioco la suddetta “formazione reattiva”: anziché spostare la libido verso i propri piedi, si comincia a dirigerla verso i piedi delle donne, specie quelle ritenute particolarmente attraenti.