ROMA – Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e il direttore generale dell’Archeologia del Mibact Gino Famiglietti hanno incontrato questa mattina mattina il principe Alessandro Torlonia ed il nipote Alessandro Poma per discutere riguardo a un possibile utilizzo della ricchissima collezione d’arte antica, probabilmente la più importante del mondo a livello di privati, appartenente alla famiglia Torlonia.
«Le verifiche fatte dagli uffici del ministero hanno dimostrato che la collezione Torlonia è stata negli anni conservata nella sua interezza e sono sicuro che oggi ci sia la volontà e le possibilità per costruire attorno a questa splendida collezione un’operazione di importanza mondiale» ha affermato il Ministro Franceschini. Le verifiche cui ci si riferisce sono state effettuate recentemente dai funzionari del Ministero e della Sovrintendenza speciale di Roma nei locali di Via della Lungara dove la collezione è conservata quasi per intero (una ventina di pezzi si trovano a Palazzo Torlonia in Via della Conciliazione)
L’intento è dunque quello di valorizzare a livello mondiale e rendere interamente fruibile un vero e proprio tesoro, composto da 600 statue romane e greche (oltre ad una minor parte di riproduzioni ottocentesche), e da vasi e bronzi etruschi. Un progetto ambizioso ma possibile, sulla cui opportunità si è convenuti soprattutto «in ragione – come sottolinea Franceschini – del grande valore culturale e del rilievo internazionale delle opere di proprietà della famiglia Torlonia»
M.D.