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Gaming: un mondo sempre più virtuale e sempre più rosa

Le donne sono state escluse dai giochi fin dall’antichità, ma oggi sappiamo che le cose sono cambiate. Quali sono quindi le associazioni apposite e i propositi per un futuro più rosa?

2 minuti di lettura

È dall’antichità che le donne vengono escluse dal mondo del gioco. Ma adesso, la situazione qual è?

Con rare eccezioni, le donne sono state escluse dai giochi fin dall’antichità. Proprio il divieto di partecipare alle Olimpiadi condusse all’inaugurazione di giochi prettamente femminili dal 776 a.C. – i giochi Erei, in onore della sovrana dell’Olimpo – permettendo a donne di tutte le età di gareggiare nelle discipline di atletica. A parte questo, e il culto dell’invincibile – o quasi – Atalanta, non si trovano molte altre tracce del coinvolgimento di figure femminili in ambito ludico.

Oggi sappiamo che le cose sono cambiate. Anche se da non troppo tempo, se si pensa che le prime olimpiadi femminili risalgono a un solo secolo fa. Ci sono, tuttavia, alcune specifiche divisioni di gioco che sono universalmente ritenute come appartenenti alla sfera maschile piuttosto che a quella femminile, forse uno dei tanti retaggi socioculturali che ci trasciniamo dietro.

Donne protagoniste dei giochi virtuali

Nonostante si sia, ad esempio, propensi a ritenere l’universo del gaming una prerogativa del mondo maschile, in realtà, esplorando più a fondo questo settore, si scopre che la quota femminile è, in qualche modo, onnipresente.

Per iniziare, basta scorrere le pagine delle piattaforme più famose di casinò online, come il palinsesto di LeoVegas, per trovare figure femminili nelle più disparate varianti. Da regine come Cleopatra, a dee come Atena, fino a cacciatrici di reliquie e investigatrici. Le principali protagoniste dei giochi sono proprio loro, in ogni forma.

Ma, ovviamente, la relazione non finisce qui.

Una media più alta di quote rosa anche nel comparto lavorativo

Un argomento sempre attuale, in quanto mai affrontato compiutamente e tantomeno risolto, concerne la situazione femminile all’interno del mondo del lavoro. Un campo minato, a volte, soprattutto in particolari settori e in determinate contingenze, in cui parità di genere e divario retributivo sono diritti in fase di eterna discussione.

Proprio in questo ostico mondo, il gaming ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli altri settori di mercato. Guardando alle imprese che operano in questo settore, che siano provider di gioco oppure operatori, emerge da un recente articolo che le donne impiegate nel gaming risultano essere più della media rispetto all’industria nazionale. Raggiungendo, in taluni casi, addirittura la maggioranza rispetto agli uomini.

Non mancano poi tavole rotonde fra donne, trasversali proprio alle diverse imprese operanti nel campo del gioco, come Astro4her, iniziativa dell’associazione di Settore Assotrattenimento.

Un tavolo di confronto, studio e ricerca strutturato in modo orizzontale e democratico, senza ruoli – come presidente e vicepresidente -, ma figure di coordinamento che vengono esercitate a turno e rinnovate ogni anno. E, ulteriore nota di merito, l’affiancamento della succeditrice alla figura in carica è immediato, per un solerte e puntuale allineamento.

Metaverso: i lavori del futuro, a cui le donne sono già pronte

Come abbiamo visto, quindi, la situazione non è affatto tragica. Anzi, le basi per una prospettiva futura ancora più rosea ci sono tutte. E, come sappiamo, l’universo del gioco è in costante evoluzione e innovamento.

La trasformazione più prossima del settore è invariabilmente connessa con la realtà virtuale, nelle sue diverse declinazioni. La più famosa alle orecchie di tutti è certamente quella del metaverso, il cosiddetto mondo virtuale che sarà popolato dai nostri avatar e che funzionerà grazie alle strutture del Web 3.0, all’intelligenza artificiale e alla tecnologia blockchain, quest’ultima quale fondamento di criptovalute e token. Ed è in questi territori, ancora sconosciuti ai più, che hanno già mosso i primi passi (virtuali) proprio le donne, già definite le pioniere del metaverso. Anche se con diverse formazioni, hanno saputo reinventarsi e adeguarsi alle nuove tendenze ed esigenze di mercato.

E, a breve, sarà proprio il settore del gaming a reclamare figure di questo tipo, che potranno offrire le proprie conoscenze ed esperienze a stravolgenti e sempre più immersive modalità di gioco.

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Immagine in copertina di: ThisIsEngineering on Pexels.com

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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