Da poche settimane due regioni italiane si sono aperte alla contraccezione gratuita per determinate fasce: un’iniziativa che vuole aiutare i più giovani o le persone economicamente in difficoltà a proteggersi non solo da gravidanze indesiderate, ma anche da malattie sessualmente trasmissibili.
Nonostante l’opposizione delle diocesi e di alcuni farmacisti, la scelta di concedere metodi anticoncezionali gratuitamente si rivela un atto di civiltà, modernità e libera scelta; un’iniziativa lodevole che dovrebbe essere accompagnata da una sana educazione sessuale già dall’adolescenza, così da permettere una vita sessuale consapevole e priva di rischi.
Le donne e gli uomini possono quindi accedere ai consultori familiari per ricevere una consulenza ed eventuale visita e scegliere insieme al medico ginecologo o all’ostetrica il metodo contraccettivo più adatto alle proprie esigenze.
Ecco qualche informazione sull’iniziativa, per ora attiva soltanto in due regioni italiane, l’Emilia Romagna e il Piemonte.
Chi può usufruire della contraccezione gratuita?
Possono usufruirne gli under 26 residenti nelle due regioni e iscritti al servizio sanitario nazionale, oltre alle donne disoccupate nei 12 mesi successivi al parto e nei 24 mesi successivi all’interruzione di gravidanza, a cui viene garantito l’accesso libero e diretto senza ticket nei Consultori sanitari. In Emilia Romagna, l’esenzione è riservata anche alle donne con età compresa tra 26 e 45 anni che abbiano una esenzione per disoccupazione o per lavoratrici colpite dalla crisi
Che tipo di contraccezione viene offerta?
Preservativi maschili e femminili, pillole, spirali, anelli, pillole del giorno dopo, impianti sottocutanei e contraccezione di emergenza. Sono esclusi il diaframma e l’iniezione periodica. Sono disponibili anche consulenze mediche gratuite.
Quali requisiti sono necessari per usufruire del servizio di contraccezione gratuita?
Oltre alle fasce d’età sopra indicate, per ricevere gratuitamente gli anticoncezionali e la consulenza medica o ostetrica è necessario essere iscritti al Servizio sanitario nazionale ed essere residenti e assistiti (quindi con il medico di famiglia) in Emilia-Romagna o in Piemonte. Il servizio è aperto anche ai titolari di tessera STP (Stranieri temporaneamente presenti) o PSU (Permesso di soggiorno per motivi umanitari).
Dove devo recarmi per avere i metodi anticoncezionali gratuitamente?
Dove posso trovare i consultori più vicini nella mia regione?
Ecco una lista dei consultori in ogni regione d’Italia:
MAPPA CONSULTORI
Ricorda che solo l’Emilia Romagna e il Piemonte hanno attivato il servizio di contraccezione gratuita!