Juan Francisco Casas, classe 1976, è sicuramente uno degli artisti più originali della nostra epoca. Spagnolo di sangue, cresce scattando fotografie e facendo ritratti utilizzando semplicemente una penna. Comincia quasi per scherno a unire le sue due passioni, «prendendomi gioco dell’arte strettamente accademica per la tradizionalità dei temi e la ritualità dei materiali» dice.
Inizialmente i suoi modelli sono gli amici, che coglie in pose buffe o che si offrono alla sua fotocamera; quando acquista sicurezza e maturità, però, Juan Francisco Casas comincia a rappresentare quello proprio un accademico chiamerebbe il vero: situazioni intime, nudi, semplici espressioni. «È la contro-arte – dice – quella che si fa con una penna da venti centesimi».
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