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Khalil Gibran: poeta militante e geniale autore poliedrico, ponte tra Occidente e Oriente

Khalil Gibran riesce a superare la sensibilità islamica e cattolica, concentrandosi così su quella dell'uomo.

2 minuti di lettura

Khalil Gibran è un autore complesso e poliedrico, ma forse il suo lascito più grande è stato aver gettato le basi per l’integrazione tra la cultura occidentale e quella orientale, portando nei suoi libri concetti sovra-religiosi vicini non alla sensibilità dell’islamico o del cattolico, ma a quella dell’Uomo.

gibran

Artista, poeta, scrittore, teologo e filologo: non è facile definire sotto un’unica etichetta l’eclettico Khalil Gibran, al secolo Gibran Khalil Bin Mikhā’īl Bin Sa’ad, nato nel 1883 a Bsharri, all’epoca nella Siria ottomana, attualmente nel Libano settentrionale.

Nato in una città di cristiani maroniti in una famiglia estremamente povera, Gibran non riceve un’istruzione scolastica tradizionale, quantomeno durante l’infanzia: dal momento che il nonno materno è sacerdote cattolico, la sua educazione è soprattutto religiosa, legata allo studio della Bibbia, del siriano, lingua ufficiale della chiesa maronita, e dell’arabo.

L’infanzia di Gibran è segnata da vicende burrascose: il padre, anch’egli Khalil, esattore fiscale, viene incarcerato per presunta appropriazione indebita e le autorità giudiziarie confiscano le proprietà familiari, al punto che nel 1894, quando Khalil padre viene rilasciato, la famiglia si ritrova senza una casa.

È a questo punto che la vita della famiglia Gibran ha una svolta: la madre Kamila decide di raggiungere suo fratello negli Stati Uniti e, portando con sé il figlio Khalil, le due figlie, Sultana e Mariana, e il fratellastro, parte alla ricerca di una felicità e di una fortuna difficili da trovare nella sua terra natia.

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I Gibran trovano così casa nel South End di Boston, all’epoca la seconda più grande comunità di libanesi negli Stati Uniti, dove la madre comincia a lavorare come venditrice ambulante, proponendo le proprie creazioni sartoriali. Negli Stati Uniti, il giovane Khalil ha finalmente l’occasione per iniziare un percorso scolastico regolare: nel 1895 viene inserito dai funzionari preposti alla gestione degli immigrati in una classe apposita, dove viene insegnato l’inglese agli stranieri.

In questo stesso anno, inoltre, Gibran si iscrive a una scuola d’arte, dove gli insegnanti lo mettono in contatto con Fred Holland Day, figura importante nella sua formazione intellettuale, che lo incoraggia e sostiene al punto che alcuni disegni di Gibran, notati da un editore, finiscono sulle copertine di libri.

A quindici anni, Gibran, tornato nel frattempo in Libano, inizia a ricevere un’istruzione più avanzata: dopo la scuola preparatoria, viene accettato all’istituto superiore, dove insieme a un compagno fonda una rivista letteraria e comincia a essere notato per il suo talento poetico, che gli procura la fama di “poeta della scuola”.

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Giulia Malighetti

23 anni, laureata a pieni voti in Lettere Classiche alla Statale di Milano, amante della grecità antica e moderna spera, un giorno, di poter coronare il suo sogno e di vivere in terra ellenica.

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