Vagabondi, pellegrini erranti, viaggiatori senza meta. Un uomo e una donna, icone eterne dell’irrequietezza umana. E poi una strada, dove sempre si può andare e forse tornare. Poi il mare, simbolo di libertà e morte. E poi un circo, arena dello stupore umano. Tutto questo è La Strada di Fellini.
Federico Fellini, che cercava un posto tra gli dei del cinema, sceglie con gli sceneggiatori Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano un soggetto che possa essere simbolo mondiale della condizione umana. Lo trova nel racconto delle vicissitudini di una coppia talmente strana, così unica e strampalata, che nei loro sentimenti e nelle loro avventure ogni spettatore prova una empatica emozione. La strada, presentato nel 1954 alla 15ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e vincitore del Leone d’argento; vincitore nel 1957 dell‘Oscar come miglior film straniero, consacra al mondo per la […] Continua a leggere su NPC Magazine