Il Colosseo diventa, temporaneamente, museo dei culti della terra: l’Anfiteatro Flavio, difatti, ospita la mostra Terrantica. Volti, miti e immagini della terra nel mondo antico, che comprende oltre settanta reperti provenienti da musei di tutto il mondo allestiti secondo un itinerario che si articola nei fornici del Colosseo, aperto al pubblico fino all’11 ottobre prossimo.
Dalle enigmatiche statuette della preistoria alla forza cosmica dei miti e dei misteri greci fino allo ‘spazio’ dei romani, che imprimono la terra del loro peculiare segno politico: tutto il percorso è accompagnato da alcune fotografie provenienti dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Milano), che riportano alla mente paesaggi mediterranei legati al sacro, ma privi dell’impronta umana.
«In generale, la mostra non è semplicissima e per coglierne i minimi dettagli ci vuole pazienza. Negli anni scorsi, molti archeologi hanno fatto un tutt’uno fra donna, Terra e madre, perché ispirati dagli archetipi che rimandano alla psicologia moderna, ma noi non conosciamo la verità sui primitivi» , ha spiegato l’archeologa Marta Guerrini.
L’esposizione ha infine lo scopo di portare ad indagare sul rapporto tra i nostri antenati e la dea Terra, tramite opere di eccezionale fattura e percorsi espositivi di eccezionale modernità.
G.M.