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Milano all'alba © Francesco Langiulli

Milano Panoramica, oltre la prospettiva: la visione di Francesco Langiulli

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5 minuti di lettura

«Lassa pur ch’el mond el disa, ma Milan l’è on gran Milan». Così recita la popolare canzone del ’39 di Giovanni D’Anzi e Alfredo Bracchi. Un fascino che ancora oggi Milano conserva, nonostante le sue trasformazioni nel tempo, la sua vocazione di capitale finanziaria, abbinata alla ricchezza di arte, storia e cultura. Vi è una commistione tra le architetture del passato e il nuovo paesaggio urbano, in costante evoluzione, con i suoi grattacieli, alcuni tra i più alti d’Italia. È questa una delle sue caratteristiche principali: lo sviluppo in verticale della città che ha rivoluzionato in modo evidente il suo skyline. Ed è pertanto questo, ciò che Milano Panoramica vuole mostrare.

Milano Panoramica
Tramonto rosso dalle Terrazze del Duomo © Alberto Papagni

La visuale dall’alto di Milano è diventata prospettiva ideale e prerogativa di Milano Panoramica, un’agenzia fotografica nata nel 2013 dalla passione, dal talento e dall’intuito imprenditoriale di Francesco Langiulli. Il suo progetto fotografico parte quasi per gioco. Le immagini della sua città di adozione – Francesco è originario della Puglia – sono scattate dall’inconsueto punto di ripresa “a volo d’uccello”, e accrescono il suo archivio personale, costituito dalle meravigliose fotografie dei suoi viaggi in giro per il mondo.

Milano Panoramica
Arco della Pace e luci di Corso Sempione © Francesco Langiulli

Da allora, il suo sito è diventato un punto di riferimento per il mondo della pubblicità, l’editoria e le testate giornalistiche più importanti, da essere coinvolti altri fotografi appassionati di architettura e urbanistica, portando il progetto, in poco tempo, a raggiungere 3.000 scatti solo di Milano, mentre la pagina facebook conta più di 33mila followers.

Milano Panoramica
Panoramica dalla Terrazza Martini © Paul Pablo

Ciao Francesco e grazie per la tua disponibilità. La prima domanda è d’obbligo: quale è stata la molla che ti ha spinto a creare Milano Panoramica?

Grazie a te! Milano Panoramica è nata all’inizio come sezione del mio sito personale e raccoglieva solo una cinquantina di scatti, che volevo tenere separati dal portfolio dei miei viaggi. Era il 2009 e da allora la collezione crebbe molto, tanto da farmi decidere di comprare il dominio milanopanoramica.com e catalogare le foto che avevo in zone e quartieri di Milano, in modo da renderle facilmente navigabili. Tra il 2012-2013 il sito ha iniziato ad avere parecchi accessi, tra cui anche quelli di potenziali clienti. Da qui la scelta di potenziare il sito e trasformarlo in uno stock fotografico a tutti gli effetti.

Hai cominciato come travel photographer, e nel 2012 hai documentato le aurore boreali per il National Geographic. Dall’esplorare luoghi e culture diverse al riscoprire, o magari conoscere per la prima volta, angoli suggestivi di casa tua, in cosa è cambiato il tuo approccio alla fotografia?

La mia passione per la fotografia nasce solo 10 anni fa, con i primi viaggi, soprattutto quelli in Norvegia e Irlanda. La mia capacità fotografica è stata messa a dura prova a Capo Nord, dove non era solo necessario l’occhio del fotografo ma erano indispensabili una molteplicità di fattori. Per esempio, lo spirito di adattamento, la resistenza al freddo, la ricerca della location, la previsione dell’aurora, la scelta del periodo di luna nuova, la creatività necessaria per partorire uno scatto poco banale. Inoltre era necessaria una buona post produzione per pulire le immagini dal rumore notturno in quanto scattate a più di 2000 ISO con un tempo tra i 5 e i 20 secondi, in base all’intensità dell’aurora.

Senza dubbio il mio approccio con la fotografia è cambiato, mi ricordo ancora quando fotografavo qualsiasi cosa per il solo gusto di fotografare. Oggi purtroppo non è più così, la reflex è quasi sempre a casa. Se devo uscire a fotografare è perché mi sono dato un obiettivo per la mia ricerca fotografica e cerco di rientrare con quell’unico scatto che cercavo, costato magari diversi giorni di organizzazione e ore di post produzione. Quindi al momento cerco di produrre meno ma di qualità.

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Giornata di forte vento dalle Terrazze del Duomo. Ben visibili le Alpi © Laura Zulian

Il tuo progetto non è solo fotografico, ci sono time-lapse, video, riprese fatte con webcam e con i droni. Quanto sono importanti le nuove tecnologie per il tuo lavoro?

Quando si crea qualcosa di nicchia, dedicandosi a un solo soggetto, non è facile fare grandi numeri, siamo coscienti che i grandi colossi del microstock globale rovinano il mercato a tutte le agenzie fotografiche tradizionali. Da qui il motivo di affiancare, pur restando nel focus della fotografia paesaggistica/urbanistica di Milano, diverse altre tecnologie e servizi: stampe, video, droni, time-lapse e infine le webcam (panoramiche installate nei luoghi più in rilievo della Milano degli ultimi anni). La prima l’abbiamo installata al 20° piano del Bosco Verticale e ritrae tutto il nuovo quartiere di Porta Nuova; la seconda guarda i cantieri di CityLife. Successivamente abbiamo incluso altre 2 webcam, non gestite direttamente da noi, ma che meritano visibilità sul nostro network in quanto qualitativamente eccellenti. A queste tecnologie abbiamo affiancato anche i servizi di location scouting (per le location panoramiche) e i Vertical Workshop, ovvero delle sessioni fotografiche organizzate su alcuni grattacieli della città.

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Fulmini sul Centro Direzionale © Irene Colli Lanzi

Il punto di vista dall’alto fa entrare decisamente in un’altra dimensione, mette sullo stesso piano visivo il paesaggio antropico e quello naturale: le guglie del duomo, i tetti delle case e dei grattacieli, si stagliano contro lo sfondo delle Alpi e del cielo, in qualsiasi condizione climatica e di luce. In una visione ravvicinata, all’altezza del nostro sguardo, perdiamo qualcosa. Un elemento è sempre più preponderante rispetto all’altro. Sei d’accordo?

Assolutamente! La fotografia dall’alto rende il tutto tridimensionale e permette di avere una visione completa dello scenario urbanistico e naturale. Permette di percepire meglio le distanze, anche se a volte può ingannare: quando osserviamo una fotografia, pensiamo sempre che quello che vediamo sul monitor, o su carta, possa essere quello che il fotografo vedeva anche dal vivo, ad occhio nudo. Potenzialmente dovrebbe essere così, se la foto fosse scattata con un’ottica grandangolare fino a 50mm, non se si utilizzasse un teleobiettivo che, oltre a zoommare la scena, tende anche a “schiacciare” i piani. Un esempio comune è quello del Pirelli con le Alpi innevate “incollate” dietro. Non sai quanta gente crede che sia frutto di un fotomontaggio!

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La celebre fineart “Immaginando un uragano su Milano” che ritrae un temporale in corso su Porta Nuova vista dalle Terrazze del Duomo. La foto è stata venduta all’asta di Sotheby’s nel 2015 alla Triennale di Milano a 1.800 € © Francesco Langiulli

Nel 2015, 2016 e 2017 tre dei tuoi scatti sono stati venduti da Sotheby’s nel contesto di “Scatti per Bene“, l’asta benefica di fotografia d’autore: ci racconti questa esperienza?

Esperienza straordinaria ed inaspettata. Non avrei mai creduto di poter vendere le mie fotografie a queste cifre pazzesche. Le opere sono state aggiudicate dai 1.800 a 3.000 € alle varie edizioni di Sotheby’s in Triennale, poi devolute all’associazione CAF Onlus che si occupa di bambini e famiglie in difficoltà. Un grande orgoglio per me e per Milano Panoramica.

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Traffico in Viale della Liberazione: La foto è stata venduta all’asta di Sotheby’s nel 2016 alla Triennale di Milano a 3.000 € © Francesco Langiulli

Francesco, in questi anni Milano Panoramica si è ingrandita, ora al tuo fianco c’è un team di professionisti e, insieme, avete volto lo sguardo anche altrove, verso orizzonti diversi da quelli meneghini.

Quando le cose funzionano è bene replicarle! Per cui a giugno 2017 abbiamo lanciato Panoramica.it, uno stock fotografico nazionale a cui fanno riferimento le diverse agenzie, ad oggi Aosta, Milano e Torino. Quello che ci differenzia da iStock, Shutterstock e altri ministock mondiali è proprio questo: uno stock di qualità affiancato da agenzie tradizionali che, oltre all’immagine, vendono la propria consulenza. Stiamo lavorando ad una nuova sezione parallela di panoramica.it che aprirà la strada a nuove reclute, una sorta di laboratorio di fotografia, ma non possiamo svelare ancora nulla.

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Duomo all’alba © Luca Doria

Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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