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letteratura per l'infanzia

Letteratura per l’infanzia: i nostri libri del cuore

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8 minuti di lettura

Ogni accanito lettore adulto una volta è stato un bambino che, con un libro in mano, viveva fantastiche avventure in mondi immaginari. La Redazione Letteratura di Frammenti Rivista non fa certo eccezione. Oggi, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, abbiamo deciso di raccontarvi quali erano i libri preferiti di letteratura per l’infanzia di quando eravamo piccoli. Potrebbe essere – perché no! – una splendida occasione per ritrovare dei vecchi amici che aspettavano solo che tornassimo un po’ bambini.

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«Pippi Calzelunghe» di Astrid Lindgren

L’idea ormai frusta, inflazionata, che i libri ci facciano visita quando ne abbiamo bisogno, senza chiedere il permesso, è un concetto che nell’infanzia si attua di rado. Quando accade – in forme indirette, mediate, come un dono cercato o un incontro fortuito – è una magia. L’età in cui ci si imbatte in Pippi è generalmente segnata da un abbigliamento pittoresco; chi scrive indossava pantaloni a scacchi rimboccati in calzini di spugna, un poco lenti per via della taglia. Senza saperlo, vi era una sottile corrispondenza tra quel vestiario e le calze a righe di Pippi, lunghe, spaiate, tenute su da un reggicalze tutt’altro che erotico.

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Di Pippi esiste uno sceneggiato, splendido affresco di un mondo a cavallo tra il reale e l’immaginifico, con scodelle di rame e monete d’oro, spaghetti tagliati per mezzo di forbici e curiosi animali. La meraviglia, però, nasce dal libro, così strambo e ‘vitale’ da sconcertare la critica, animato – e reso immortale – da una protagonista rivoluzionaria, tenera, furba, autodeterminata. C’è qualcosa di incredibilmente conturbante nelle avventure di questa giovane, una spinta a lasciarsi andare, a mollare gli ormeggi, a stringerle la mano e sollevare cavalli. Pippi mente, affascina e crea trappole, sa fare del gioco una cosa serissima. Ed è qui che si annida la forza del suo essere, la capacità di Astrid Lindgren di costruire una nuova letteratura, una zona in cui l’infanzia si fa terreno di sogni e coscienza, propellente per una crescita libera.

Consigliato da Ginevra Amadio

«Favole per 12 mesi» di Anne-Marie Dalmais

La signorina Coccodè, il dottor Cerottoni, Filomena Filoforte. Questi nomi faranno vibrare le corde della memoria di molti ragazzi degli anni ’90. Edito dalla purtroppo fu Orsa Maggiore Editrice, Favole per 12 mesi racconta gli avvenimenti che succedono a Funghetto-nel-Boschetto. Da Gennaio a Dicembre, conosciamo i pittoreschi personaggi del villaggio e le loro avventure. Dodici favole magnificamente scritte, incorniciate e impreziosite da illustrazioni che catturano l’attenzione dei piccoli lettori che magari, come la sottoscritta al tempo, impareranno a leggere proprio da questa raccolta di favole.

Attenzione però: ormai questo libro è diventato un piccolo gioiello introvabile di letteratura per l’infanzia. Armatevi di pazienza e cercatelo fra le librerie antiquarie, se siete fortunati lo troverete ad un prezzo accessibile. Ne varrà proprio la pena!

Consigliato da Azzurra Bergamo

«La bambina della Sesta Luna» di Moony Witcher

Una saga che risveglierà tanti ricordi a chi è stato bambino negli anni ’00. Al centro dei romanzi usciti dalla penna di Moony Witcher vi è l’alchimia. Così come suo nonno Misha, Nina De Nobili è nata con una voglia rossa a forma di stella sul palmo della mano destra: il segno del suo potere alchemico. Proprio dal nonno eredita un’importante missione: liberare i pensieri dei bambini del mondo, messi in pericolo dal crudele Karkon Ca’ d’Oro.

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Non è semplice riassumere in poche righe questa saga di sette romanzi. L’universo di Nina è popolato da umani, androidi e tarocchi magici, in lotta contro cattivi che spesso facevano davvero paura – basti ricordare l’inquietante Voce della Persuasione. In questa storia di amicizia, con coraggiosi bambini di dieci anni decisi a salvare il mondo, è significativa la scelta dell’autrice di introdurre anche temi più dolorosi, come la sconfitta o la morte, aiutando in qualche modo i più piccoli ad affrontare pure i momenti più duri della vita vera.

Consigliato da Francesca Cerutti

«Il vento tra i salici» di Kenneth Grahame

Il vento tra i salici dello scozzese Kenneth Grahame è quello che si può considerare un classico della letteratura per l’infanzia. Frutto delle storie per la buona notte raccontate al figlio Alastair, questo romanzo narra le avventure di Talpa, Ratto e Tasso e del loro amico Rospo, quest’ultimo un animale molto eccentrico e capriccioso, le cui sfrenate passioni lo portano persino in prigione, da cui fuggirà rocambolescamente per ritornare alla sua villa, occupata dagli animali del Bosco Selvaggio.

libri del cuore

Che sia una satira sociale, una parodia dell’Odissea o una rappresentazione dell’Inghilterra rurale dell’inizio del Novecento, Il vento tra i salici è un romanzo che celebra la natura, l’amicizia e la libertà. Questo romanzo è adatto anche ai lettori più grandi, poiché permette il ritorno a quella che Kenneth Grahame definì “età dell’oro”: quella dell’infanzia, fatta di avventura, magia, felicità ed evasione dalle preoccupazioni del mondo degli adulti.

Consigliato da Alberto Paolo Palumbo

«Per questo mi chiamo Giovanni» di Luigi Garlando

Il protagonista del libro, Giovanni, è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, suo padre gli fa un regalo speciale: gli racconta la storia del perché gli è stato attribuito come nome Giovanni. La risposta è semplice: Giovanni era il nome di Falcone, magistrato ucciso nella strage di Capaci dalla mafia.

Così, tra le pagine di questo romanzo si ripercorre con grande semplicità i momenti chiave della vita di Falcone e i luoghi di Palermo che lo hanno visto protagonista. Ma nonostante sia un libro per bambini non si cade mai nella frivolezza, lasciando così al piccolo lettore la consapevolezza della gravità di quel banale e atroce male che è la mafia.

Consigliato da Vladislav Karaneuski

 


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