Si è aperta l’11 maggio, a cura di Isabella de Stefano, un’interessante mostra Libri Prohibiti dell’artista Ileana Florescu, volto noto della fotografia e appassionata bibliofila.
Nella cornice della Biblioteca Angelica, proprio di fianco alla chiesa degli agostiniani che custodisce La Madonna dei pellegrini di Caravaggio, l’eclettica fotografa nata ad Asmara propone una riflessione significativa sul tema della censura, che colpì il patrimonio librario a partire dal XVI secolo.
Ventuno fotografie montate in light-box illustrano in maniera delicata e struggente una selezione di testi entrati nell’Indice dei Libri Proibiti istituito nel 1558 ad opera del Sant’Uffizio ed abolito soltanto nel tardo Novecento per volere di Paolo VI.
Libri Prohibiti è un’esposizione in cui nulla è lasciato al caso, a cominciare dal luogo in cui è stata allestita, un luogo denso di storia: prima biblioteca aperta al pubblico in Europa, l’Angelica è scrigno di moltissimi volumi messi all’Indice che da oltre quattro secoli custodisce in uno dei suoi fondi più antichi, dopo che proprio il suo fondatore, padre Angelo Rocca, ha avuto la possibilità (e il merito) di metterli in salvo.
Alcune delle rarissime edizioni proibite, talvolta messe al bando proprio dal primo Index, si trovano nell’esposizione affiancate dalle fotografie dell’artista che, traendo ispirazione da queste, dà vita ad un suggestivo percorso espositivo sviluppato secondo ordine cronologico e che va dal XVI secolo al XX, soffermandosi significativamente sugli anni bui di Pio X Sarto, ossessionato da quelle «opinioni nuove, in maggioranza ingannatrici» che ad inizio Novecento, in piena tempesta modernista, avevano scosso la Chiesa tradizionale, arroccata su posizioni decisamente anacronistiche.
Ileana Florescu, artista colta e raffinata, ha voluto spingere lo sguardo oltre la collocazione classica del libro scegliendo di esporre, all’interno di una delle più antiche biblioteche di Roma, una serie di lavori in cui i testi sono letteralmente cullati dalle onde del mare.
Attraverso sorprendenti effetti di luce, resi ancor più suggestivi dalla scelta di diversi fondali marini, i libri rinascono in un’acqua che «lava, purifica e rigenera», liberandoli dall’ingiustizia di un falso moralismo e dal sonno della ragione di goyesca memoria.
La fotografa ha potuto servirsi di edizioni contemporanee, andando ad affiancare Il Rosso e il Nero di Stendhal al Candide di Voltaire, illustrando la cecità che portò a censurare Il Santo di Fogazzaro per poi mostrare in tutta la sua forza il pensiero di Hume e l’immortalità degli scritti di Locke.
Questi miei lavori vogliono richiamare l’attenzione sulla riconoscenza che noi tutti dobbiamo a coloro che, nonostante l’ostracismo e la violenza di cui sono stati fatti oggetto, ci hanno lasciato in eredità una incommensurabile testimonianza di indipendenza di giudizio e di conoscenza senza la quale oggi non saremmo ciò che siamo.
Una riflessione critica e decisamente significativa, che spinge a interrogarsi su quelle strategie messe in atto dalla Chiesa romana e volte a plasmare il pensiero in modo da dar vita a coscienze deboli, obbedienti e acritiche.
Ileana Florescu – Libri Prohibiti
A cura di Isabella de Stefano
Biblioteca Angelica, Salone Vanvitelliano, Piazza di S. Agostino 11, Roma
Dall’11 maggio al 13 giugno 2015
Orario: lunedì, venerdì, sabato 8.30-14.00 martedì, mercoledì, giovedì 8.30-19.00
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