La scena teatrale milanese festeggia un altro ventennio, oltre a quello di Sotterraneo, ed è quello del PimOff. Lo spazio performativo nasce dal recupero di un’area industriale nella zona di Abbiategrasso e dalla volontà di Maria Pietroleonardo di creare una casa per gli artisti. La dicitura Off dichiara l’attenzione al contemporaneo e alla sperimentazione, come del resto fa anche il programma della stagione.
Una festa
Per introdurci al programma del nuovo anno del PimOff, l’evento per i suoi vent’anni si apre con un’anteprima di Lei Lei Land, nuova produzione delle Muchas Gracias. Nella mezz’ora di anteprima si crea subito un’atmosfera assurda: due donne perfettamente uguali parlano all’unisono e aspettano un autobus per andare a una festa. Non è mai dichiarato se le due siano gemelle o parti di una stessa persona.
Il meccanismo della performance delle due interpreti è però ipnotico e artisticamente stuzzicante: i movimenti e le battute non seguono sempre una logica o una sequenza di causa-effetto, bensì spesso sono legate da nessi quasi emotivi, fisici o d’immagine. Muchas Gracias crea una partitura fisica e linguistica che sta in equilibrio tra la danza, il teatro dell’assurdo e la performance; e lo fa anche con una leggerezza e un’ironia che permettono al pubblico di godersi una storia senza dover necessariamente ricercare un senso.
Sguardo sul nuovo
Tutta la stagione 25-26 coinvolge nuove produzioni, nuove drammaturgie e giovani compagnie. L’anima del PimOff è infatti performativa: non solo prosa, ma anche danza, performance e linguaggi inediti. La programmazione, inoltre, si presenta fisicamente costellata da spettacoli per bambini, dando anche ad essi la giusta rilevanza.
La stagione è iniziata a ottobre con Ti vedo. La leggenda del Basilisco, una messa in scena per bambini dai 4 anni di Emanuela Dall’Aglio. A più di vent’anni dalla sua scrittura ritorna Il cortile della Compagnia Scimone Sframeli; a fine ottobre c’è stata invece la Residenza di creazione (altra nobile iniziativa di PimOff) di Carullo-Minasi dal titolo: Asja Lācis attra/verso Walter Benjamin.
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Inverno tra prosa e circo contemporaneo
Novembre si apre con La cara dei vecchi, storia che mette al centro la cura che una giovane ragazza pone nel suo rapporto con i nonni. Dopo un primo lavoro di prosa si passa alla danza di Bodies on Glass e a Lune. Il gioco dell’autoritratto, dove il medium in analisi è la fotografia per i più piccoli. Le donne sono al centro dei sue lavori Guerrilla Girl_l’arte di comportarsi male e Presenze, dove nel primo vanno a esplorare la condizione femminile nella società e nel secondo lo fanno nel proprio privato, tra ansie e ricatti emotivi.
Tutti in valigia e Overcoat-s sono due spettacoli di circo contemporaneo dedicati al pubblico più giovane del PimOff, che si lascerà incantare dalla capacità di manipolazione degli oggetti degli interpreti. A fine gennaio Frosini/Timpano portano in scena Caccia ‘l drago, una fabula in musica liberamente ispirata all’opera di J.R.R. Tolkien.
Residenze
Uno dei progetti più interessanti del PimOff è quello delle Residenze. Tra febbraio e marzo saranno presentati i progetti T’appartengo? del Collettivo Lenotti e Kms of Resistance di Jil Z. Altra Residenza di creazione che sarà presentata ad aprile è LIMBO – How low can you go? Torna al PimOff anche Babilonia Teatri insieme a Teatro Koreja con Essere o non essere, quattro piccole semplici storie di ragazzi e ragazze che diventano esempi potenti delle infinite possibilità che ognuno contiene.
La stagione volge verso la sua conclusione con T/S – Caution, Construction Area di Dario Salvagnini e Fortunato Leccese e due spettacoli per la stagione Kids: Cometa di Roser López Espinoza e Vorpommern Tanzt An e Il nuovo vestito dell’imperatrice di Alice Bossi. Si chiude quindi il nostro viaggio attraverso la Stagione 25-26 del PimOff con due residenze di creazione: Nulla dies sine linea di Roberta Racis e 11:54 di Andrea Dante Benazzo.
Se dunque si ha voglia di vivere uno spazio nuovo, diverso e che offre anche un’ambientazione stimolante dal punto di vista estetico (parliamo della bellissima sala espositiva ricca di opere d’arte contemporanea e luci al neon sui soffitti), non resta che incontrarsi al PimOff.
La stagione 25-26 è ricca di proposte adatte sia a chi è un assiduo frequentatore sia a chi è neofita degli spazi teatrali; auguriamo quindi al PimOff cento di queste stagioni per i suoi 20 anni di attività.
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