MOSCA – Come riportato da La Stampa e altri quotidiani nazionali, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha presentato, nella capitale russa, un progetto ambizioso, atto a riqualificare una vecchia centrale elettrica a due passi dal Cremlino. La GES-2, ormai fabbrica di degrado urbano, diventerà grazie all’idea dell’archistar uno spazio per la produzione di cultura contemporanea, composto da museo, auditorium e sala di proiezioni, oltre a un laboratorio dove produrre e divulgare arte.
Durante la presentazione dell’impresa, in presenza del sindaco di Mosca Sergeij Sobianin e delle massime autorità cittadine, l’ex centrale ha visto accendersi il primo dei riflettori destinati a illuminare la città. Renzo Piano ha affermato che il progetto sarà realizzato grazie all’impegno della fondazione VAC di Leonid Mikhelson, numero uno di Novatek, colosso degli idrocarburi, e al lavoro di Teresa Iarocci Mavica, la curatrice italiana che si occupa della direzione artistica della fondazione.
«Ho cominciato la mia storia di architetto costruendo un museo come fosse una fabbrica, il Centre George Pompidou di Parigi, e oggi sono qui a Mosca davanti a una fabbrica dismessa, per far sì che produca energia culturale. La produzione di cultura è sempre riconciliazione, e noi dobbiamo essere costruttori di luoghi per la gente» ha detto con orgoglio Piano, promettendo che alle spalle del nuovo spazio sorgerà un bosco di betulle, volto a tenere insieme il massimo del contemporaneo e il massimo della tradizione.

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G.A.