Sirene. Esseri mitologici che nascono nell’antichità e che vivono tutt’oggi nel nostro immaginario. E nel saggio Sirene, edito dalla casa editrice Il Mulino, l’autrice, Elisabetta Moro, indaga proprio sulla loro storia e sul loro fascino seduttivo senza tempo. Tuffiamoci allora nel mito e lasciamoci incantare dalla loro mitologica bellezza.
Leggi anche:
Il mito erotico delle sirene tra passato e presente
Sirene: dal cielo alla terra
Da dove inizia la leggendaria storia delle sirene? In origine, in realtà, le sirene non erano viste come donne-pesce seduttive, ma come creature alate con corpo di uccello e solo il volto umano: difficile trovare questi esseri attraenti. Sarà quando cambieranno il loro stato da semi-uccelli a esseri marini che la vera seduzione avrà inizio:
Se la bellezza del viso un tempo stava ad indicare la bellezza della voce umana, ora la bellezza del fisico allude ad una seduzione erotica. Il che rende possibile pensare che sia stato proprio il passaggio da uccelli a pesci a provocare uno slittamento del senso del mito, che passa dalle “luttuose sirene-vocaliche” legate alle funzioni funerarie alle “sensuali sirene-visuali”, caratterizzate dalla bellezza del volto, del seno, dei capelli e spesso dei gioielli che intensificano la loro vanitosa impudenza femminile.
Elisabetta Moro
Un passaggio di stato davvero affascinante che l’autrice non manca di approfondire con fonti letterarie, artistiche e classiche; dal mito di Ulisse fino alla mitica fondatrice di Napoli, Partenope, di cui scrive Matilde Serao in Leggende napoletane:
[…] quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città […]
Sirene: passato, presente, futuro
Abbiamo nominato la scrittrice napoletana Matilde Serao, ma le sirene d’autore non finiscono qui. Se parliamo di sirene non si può non citare la sirenetta più famosa nel nostro immaginario comune: capelli rossi e una voce melodiosa, la reginetta dei mari è lei: Ariel, la protagonista della triste fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen.
Ma anche Kafka, Tomasi di Lampedusa e Curzio Malaparte restano ammaliati, ognuno a modo loro, dalle mitiche figure dalla coda di pesce. E, mentre il protagonista descritto da Tomasi di Lampedusa in Lighea riesce a compiere l’atto più estremo di tutti, ovvero riuscire ad avere un amplesso con una donna per metà pesce, con Malaparte una giovanissima sirena diventa la portata principale di un macabro banchetto, nel testo La pelle.
Leggi anche:
Innamorati di Hans Christian Andersen: 3 fiabe per iniziare
Sirene di Elisabetta Moro è un saggio che diviene una vera e propria mappa alla scoperta di un tesoro inestimabile: la conoscenza di questi esseri lontani dal tempo e dallo spazio. L’accurata bibliografia dell’autrice vi farà venir voglia di approfondire ancora di più questo affascinante argomento e di recuperare letture che magari non avete mai pensato di affrontare.
Dall’antichità ad oggi, le sirene sono destinate ad essere delle figure che non smetteranno mai di ammaliarci con i loro canti, con il loro silenzi con il loro eterno mistero.
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!