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«Sirene» di Elisabetta Moro: una seduzione senza fine

Le sirene, con il loro fascino seduttivo senza tempo, sono figure che hanno attraversato i secoli. Ma come sono nate? E perché ricoprono il ruolo di seduttrici per eccellenza?

4 minuti di lettura

Sirene. Esseri mitologici che nascono nell’antichità e che vivono tutt’oggi nel nostro immaginario. E nel saggio Sirene, edito dalla casa editrice Il Mulino, l’autrice, Elisabetta Moro, indaga proprio sulla loro storia e sul loro fascino seduttivo senza tempo. Tuffiamoci allora nel mito e lasciamoci incantare dalla loro mitologica bellezza.

sirene elisabetta moro

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Sirene: dal cielo alla terra

Da dove inizia la leggendaria storia delle sirene? In origine, in realtà, le sirene non erano viste come donne-pesce seduttive, ma come creature alate con corpo di uccello e solo il volto umano: difficile trovare questi esseri attraenti. Sarà quando cambieranno il loro stato da semi-uccelli a esseri marini che la vera seduzione avrà inizio:

Se la bellezza del viso un tempo stava ad indicare la bellezza della voce umana, ora la bellezza del fisico allude ad una seduzione erotica. Il che rende possibile pensare che sia stato proprio il passaggio da uccelli a pesci a provocare uno slittamento del senso del mito, che passa dalle “luttuose sirene-vocaliche” legate alle funzioni funerarie alle “sensuali sirene-visuali”, caratterizzate dalla bellezza del volto, del seno, dei capelli e spesso dei gioielli che intensificano la loro vanitosa impudenza femminile.

Elisabetta Moro

Un passaggio di stato davvero affascinante che l’autrice non manca di approfondire con fonti letterarie, artistiche e classiche; dal mito di Ulisse fino alla mitica fondatrice di Napoli, Partenope, di cui scrive Matilde Serao in Leggende napoletane:

[…] quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città […]

Sirene: passato, presente, futuro

Abbiamo nominato la scrittrice napoletana Matilde Serao, ma le sirene d’autore non finiscono qui. Se parliamo di sirene non si può non citare la sirenetta più famosa nel nostro immaginario comune: capelli rossi e una voce melodiosa, la reginetta dei mari è lei: Ariel, la protagonista della triste fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen.

Ma anche Kafka, Tomasi di Lampedusa e Curzio Malaparte restano ammaliati, ognuno a modo loro, dalle mitiche figure dalla coda di pesce. E, mentre il protagonista descritto da Tomasi di Lampedusa in Lighea riesce a compiere l’atto più estremo di tutti, ovvero riuscire ad avere un amplesso con una donna per metà pesce, con Malaparte una giovanissima sirena diventa la portata principale di un macabro banchetto, nel testo La pelle.

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Sirene di Elisabetta Moro è un saggio che diviene una vera e propria mappa alla scoperta di un tesoro inestimabile: la conoscenza di questi esseri lontani dal tempo e dallo spazio. L’accurata bibliografia dell’autrice vi farà venir voglia di approfondire ancora di più questo affascinante argomento e di recuperare letture che magari non avete mai pensato di affrontare.

Dall’antichità ad oggi, le sirene sono destinate ad essere delle figure che non smetteranno mai di ammaliarci con i loro canti, con il loro silenzi con il loro eterno mistero.

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Azzurra Bergamo

Classe 1991. Copywriter freelance e apprendista profumiera. Naturalizzata veronese, sogna un mondo dove la percentuale dei lettori tocchi il 99%.

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