Il cinese è una lingua tonale, ciò significa che una parola, anche se scritta nello stesso modo, può avere significati diversi a seconda della tonalità che possiede. Questa è una delle principali difficoltà della lingua cinese ed è anche una delle principali fonti di brutte figure. Ad esempio, 马 (mǎ) pronunciato con il terzo tono significa “cavallo”, mentre 妈 (mā) pronunciato con il primo tono vuol dire “mamma”. La differenza è minima, ma la brutta figura è enorme.
La tonalità nella lingua cinese è fondamentale e molto ricorrente e per questo, spesso, ne influenza la cultura. Difatti, in Cina, ci sono certi tipi di regali che vanno assolutamente evitati perché la pronuncia dell’oggetto che si vorrebbe regalare rimanda a qualcosa di negativo. Vediamo di seguito qualche esempio concreto.
Tonalità e cultura nella lingua cinese: i regali vietati
Innanzitutto, mai regalare le pere! Perché? Perché “pera” si dice 梨 (Lí) e ha la stessa pronuncia di 离 (Lí) che vuol dire “lasciarsi”. Per questo motivo sarebbe meglio non donare questo frutto agli innamorati o alle coppie sposate in quanto porterebbe loro sfortuna. L’altro oggetto interdetto è l’orologio, che è di cattivo auspicio per le persone anziane o malate. “Regalare un orologio”, che si dice 送钟 (Sòng zhōng), è infatti omofono di 送终 (Sòng zhōng) che significa “dare l’ultimo saluto”. Pertanto, sarebbe di cattivo gusto poiché sottolinea il tempo che passa e l’ultimo saluto che si avvicina. Infine, è sconsigliato regalare anche le scarpe. Difatti, “scarpe” in cinese mandarino si dice 鞋 (xié) che, purtroppo, ha la stessa pronuncia di 邪 (xié), ossia “malvagio”.
Omofonia positiva
Tuttavia, l’omofonia non viene usata solo per indicare fatti negativi. Durante i periodi di festa, ci sono certi cibi che è auspicabile mangiare proprio perché la loro pronuncia è legata a qualcosa che porta fortuna.
Il pesce, per esempio, è una di queste pietanze. La pronuncia cinese di “pesce” (ossia, 鱼 yú) è uguale a quella di “surplus, abbondanza” (ossia, 余 yú). Soprattutto durante il capodanno cinese, si consuma questo cibo perché potrebbe portare abbondanza di soldi, prosperità e buona fortuna nel nuovo anno. Un altro piatto che non può mancare sulle tavole cinesi è il 年糕 (niánɡāo), ovvero il tortino di riso, che è omofono di 年高 (niánɡāo), che ha il significato di migliorare il proprio stile di vita di anno in anno. Infine, le arance, al contrario delle pere, sono un frutto simbolo di buon auspicio perché la sua pronuncia, 橙 (chéng), è uguale a quella del carattere che significa “successo” (成 chéng).
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La tonalità nella lingua cinese è una delle insidie maggiori ma, dall’altro lato, è una delle peculiarità più interessanti. La cosa davvero meravigliosa è come la pronuncia di una sola parola possa influenzare un’intera cultura. Pensate se il pesce si pronunciasse in un altro modo? Magari sarebbe stato bandito da tutte le tavole del Paese.
Si dice che non bisogna essere superstiziosi, ma alla fine tutti un po’ lo siamo. E, sinceramente, forse è meglio essere superstizioni mangiando pesce e arance, piuttosto che indossando mutande rosse.
Ottavia Bettelli
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Immagine in copertina: Photo by Henry & Co. on Unsplash